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Manuale di fototrappolaggio naturalistico: come si pratica il fototrappolaggio in alta qualità

 

    Indice    
         

Scelta del posto

 

Impostazioni della fotocamera

 

Impostazioni dei flash

         

Posizionamento della fotocamera

 

Posizionamento del sensore

 

Flash esterni

         
   

Attrattivi olfattivi

   

 

Lupo appenninico, Canis lupus italicus, appennine wolf, eurasian wolf, lobo europeo, lobo comun, Loup gris commun,

 

La scelta del posto 

Come è facile immaginare la scelta del posto è di fondamentale importanza, non solo, infatti, sarà necessario trovare una buona location dove siano presenti o di passaggio soggetti interessanti, ma soprattutto perché il pericolo di furto non va mai sottovalutato, anche perché in questo caso parliamo di attrezzature ben più costose delle normali fototrappole compatte.

A differenza di una semplice fototrappola compatta, un set per il fototrappolaggio di alta qualità è più complesso e dunque più difficile/costoso utilizzare contenitori antifurto in acciaio con relative catene e lucchetti.

L’unica soluzione si basa sulla corretta scelta del posto; è importante optare per posti sicuri, possibilmente privati e dove non girano altre persone. È molto utile prima di piazzare un sistema di fototrappolaggio remoto di alta qualità monitorare per un certo periodo il posto prescelto per capire se vi girano persone e con quale frequenza; alcuni periodi inoltre sono più pericolosi rispetto ad altri ad esempio la bella stagione, da marzo/aprile a ottobre/novembre in generale, certi luoghi sono più frequentati per esempio da escursionisti, cercatori di funghi o asparagi etc; in più in inverno è facile che in molti luoghi girino dei cacciatori.

È da ricordare inoltre di non violare le proprietà private senza permesso e che nelle aree protette è necessario chiedere appositi permessi per poter posizionare delle fototrappole.

 

Le tecniche dettagliate, le attrezzature, i trucchi e i segreti del fototrappolaggio sono approfonditi nel manuale avanzato di fototrappolaggio

 

 

Impostazioni della fotocamera

L’impostazione classica della Reflex nel fototrappolaggio è in priorità di apertura (A o Av); si imposta un diaframma e gli iso, e la fotocamera sceglierà i tempi di scatto in base all’esposimetro. Il diaframma è bene che sia abbastanza chiuso, così da massimizzare la profondità di campo, dunque si lavora da F9 a F11 nella maggior parte delle situazioni; con un diaframma così chiuso un obiettivo grandangolare come un 20 mm su un sensore Aps-C, con messa a fuoco a 1 metro di distanza,  avrà una profondità di campo di 1,46 metri, il fuoco coprirà quindi tutto lo spazio tra 0,66 metri davanti alla fotocamera fino a 2,11 metri; lo stesso obiettivo ma con messa a fuoco a 2 metri di distanza raggiungerà, a F11, il fuoco all’infinito (iperfocale) mettendo a fuoco da 0,97 metri all’infinito.

Gli iso vanno impostati in funzione del limite della fotocamera; poiché si useranno spesso fotocamere reflex Entry-Level è bene non esagerare, e impostare al massimo 640-800 iso; la luce sarà fornita sia di giorno che di notte dal o dai flash esterni. Si consideri che nel fototrappolaggio remoto si punta ad animali più o meno fermi e che, inoltre, durante la notte, al buio, sarà il lampo del flash a congelare un eventuale movimento veloce, non sarà dunque necessario lavorare con tempi particolarmente veloci. La fotocamera durante il giorno lavorerà con il tempo di syncro specifico, proprio perché è collegata al o ai flash, dunque scatterà con tempi che vanno da 1/180 a 1/250.

Durante la notte l’esposimetro, vedendo il buio, allungherà notevolmente i tempi di esposizione ma, come si diceva, questo non è un problema perché sarà il lampo del flash a congelare il movimento dei soggetti; l’uso di tempi lunghi negli scatti notturni permetterà di catturare anche delle belle stellate se il cielo è libero e visibile, cioè non coperto da vegetazione o dalle chiome degli alberi, permettendo così di ottenere foto molto più belle.

 

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volpe, vulpes vulpes, red fox, Rotfuchs, zorro común, zorro rojo, Renard roux

 

Impostazioni dei Flash

Il o i flash esterni vanno impostati in manuale (M) e riducendone la potenza; è impossibile dare dei numeri precisi ma in genere un flash con numero guida elevato (per es 58) posizionato a 3 metri di distanza dal punto di inquadratura, a 1/8 produrrà una buona luce anche con diaframma della fotocamera chiuso a F11 e iso 640. Se i flash sono più di uno si può ulteriormente ridurre la potenza fino a 1/16. Lo zoom del flash andrà adeguato all’obiettivo che stiamo utilizzando, in genere poiché si lavora con grandangolari si tiene lo zoom con l’angolo più aperto possibile.

Se si sfrutta solo il flash integrato della fotocamera questo può essere impostato (dal menù stesso della Reflex) in E-ttl.

 

Posizionamento della fotocamera

Nel posizionare la fotocamera si dovrà tenere conto, per quel che si può, della composizione. Ovviamente se si sta puntando su un percorso sarà impossibile prevedere dove si troverà l’animale durante il passaggio quando scatterà la fototrappola, ma nel caso di posatoi o situazioni più puntiformi (ad esempio quando si usano degli attrattivi) sarà sufficiente rispettare le due regole di base:

a) Fotocamera tenuta molto bassa, al livello del suolo, cioè  alla stessa altezza dell’animale

b) Regola dei terzi

Quando si usano i box protettivi può risultare piuttosto difficile fare l’inquadratura. Se i box sono costruiti in casa è bene fare in modo che l’apertura del box sia posteriore e le fessure per passare le cinghie per il fissaggio siano laterali al box; esso verrà quindi fissato lateralmente al tronco o al picchetto; in questo modo, aprendo il vano posteriore, si avrà subito visuale sul monito della fotocamera e questo faciliterà notevolmente l’inquadratura e la composizione.

Se il modello di reflex che state utilizzando non è troppo vecchio e supporta il Wi-Fi invece, tutto risulterà più facile anche usando box con altri tipi di apertura, perché potremo vedere direttamente sullo Smartphone l’inquadratura in diretta.  Nei casi peggiori l’inquadratura si fa un po’ a occhio, usando un obiettivo grandangolare sarà infatti più facile posizionare la fotocamera anche senza vedere direttamente e per sicurezza si possono scattare o far scattare delle foto che useremo per controllare la corretta inquadratura.

Le regole generali per posizionare una fototrappola che punta su un percorso sono state già descritte a proposito delle fototrappole compatte.

 

Posizionamento del sensore 

Questa sezione è sviluppata dettagliatamente nel manuale avanzato di fototrappolaggio

 

 

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Posizionamento dei Flash esterni

Come si è già detto il flash o i flash non devono essere posizionati troppo vicini alla fotocamera e sullo stesso asse dell’obiettivo. Se si usa un solo flash questo può essere posizionato al lato della fototrappola e ad una distanza di circa 2-3 metri da essa, a formare un angolo di 45°, orientato verso il punto di interesse o di passaggio. Se si usano 2 flash questi possono essere posizionati nello stesso modo, ai due lati della fototrappola, sempre con angolo di 45°. Se si vuole può essere utile posizionare un altro o altri due flash per illuminare meglio lo sfondo.

Si tenga presente comunque che già un solo flash laterale con angolatura a 45° è sufficiente per ottenere una bella luce sui soggetti e due flash sono ancora meglio. Non è sempre necessario esagerare con il numero dei flash per ottenere delle buone foto.

 

Istrice, hystrix cristata, crested porcupine,   puercoespín crestado, Gewöhnliche Stachelschwein, Porc-épic à crête,

 

Attrattivi olfattivi

Nel fototrappolaggio di alta qualità, così come nel fototrappolaggio amatoriale o per monitoraggio, è possibile usare degli attrattivi olfattivi per incrementare le possibilità di fotografare i Mammiferi. Spesso gli attrattivi servono solo a “rallentare” un soggetto che passa lungo un percorso, quanto basta per permettere alla fototrappola di scattare una foto. Alimentare artificialmente i Mammiferi è sconsigliato (a differenza degli Uccelli) soprattutto quando si parla di specie particolarmente protette o problematiche come i Carnivori (Lupo, Volpe, Orso etc); per questo motivo sono più che sufficienti allo scopo degli attrattivi olfattivi che non possono creare abitudinarietà come può accadere con l’alimentazione artificiale. Solitamente odori forti come l’olio di sardina o la pasta d’acciughe sono sufficienti per incuriosire una volpe, una faina, un tasso o anche un lupo, ma sul mercato sono disponibili molti altri tipi di attrattivi olfattivi.

 

Le tecniche dettagliate, le attrezzature, i trucchi e i segreti del fototrappolaggio sono approfonditi nel manuale avanzato di fototrappolaggio

 

 

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