Pile ricaricabili

Quando possibile, su fototrappole di buona qualità che hanno una buona gestione energetica e reggono bene anche le pile ricaricabili che hanno un voltaggio minore del tipico voltaggio delle AA (1,2 V invece che 1,5) preferisco usare le Carica 500 Beghelli che mi hanno sempre dato ottime performance e grandissimo risparmio (anche grazie ai loro 500 cicli di ricarica).

Ma non tutte le fototrappole lavorano bene con le pile ricaricabili a 1,2V, molti modelli soprattutto nella fascia economica non riescono a lavorare con un voltaggio così basso. In questo caso, se si vogliono usare per motivi ecologici ed economici delle pile ricaricabili sono consigliate o le pile ricaricabili via USB o le pile al NiZn.

Pile ricaricabili via USB Blackube

Hanno un voltaggio una volta ricaricate di 1,6-1,7 volt e dunque lavorano molto bene con tutte le fototrappole anche quelle più economiche ed esigenti in termini di batterie.

Pile ricaricabili al NiZn

Necessitano di un caricatore apposito (spesso venduto con le pile stesse); anche queste forniscono, una volta cariche, un voltaggio di 1,7 V che consente a queste pile di lavorare molto bene con qualsiasi fototrappola, anche le più esigenti e avere ottime autonomie.

Lo svantaggio di queste ultime tipologie di batterie ricaricabili è che sono molto costose e sarebbe un controsenso utilizzarle su fototrappole molto economiche (che sono molto esigenti in termini di batterie); non è il caso di spendere 40-50 euro per un doppio set di pile da usare su una fototrappola che è costata 30 euro o anche 40-50 euro. Per le fototrappole di fascia bassa dunque consiglio di utilizzare le pile alcaline Amazon Basics Industriali mentre consiglio di usare le pile ricaricabili USB o al NiZn su fototrappole di fascia superiore; sebbene il loro costo sia elevato essendo ricaricabili si recupererà nel tempo la cifra spesa.

Tutte le fototrappole hanno la possibilità di essere alimentate esternamente e infatti hanno un apposito jack per il collegamento di una batteria al piombo tramite un apposito cavo. Le batterie al piombo utilizzate possono essere da 6V o da 12V (in funzione del modello di fototrappola) e sono ricaricabili (un caricabatteria per queste batterie costa una decina di euro).

Le batterie esterne hanno però due svantaggi: i cavetti di collegamento sono difficili da trovare, a volte è meglio costruirseli in casa se si è in grado o farseli fare dal proprio elettricista di fiducia; anche trovandoli per l’acquisto i cavetti infatti costano quasi quanto la fototrappola (20-30 euro).

Inoltre le batterie al piombo esterne sono molto pesanti; se si usano per alimentare fototrappole posizionate in luoghi remoti (dove dunque è necessario avere molta autonomia) e se le fototrappole sono tante, ci si dovrà portare nello zaino un peso enorme. Le batterie esterne al piombo sono dunque consigliate solo se si hanno sul campo 1-2 fototrappole.

In caso di fototrappole remote dove si abbia l’esigenza di grandi autonomie sono consigliabili le Energizer Lithium.

Dunque riassumendo:

-Fototrappole di qualità che reggono bene le pile ricaricabili standard da 1,2 V sebbene l’autonomia non sia mai elevata (3-5 settimane al massimo): Carica 500 Beghelli

-Fototrappole economiche che non lavorano bene con le ricaricabili classiche: Amazon Basics Industriali

-Fototrappole di fascia medio-alta con le quali si vuole risparmiare e avere allo stesso tempo una autonomia superiore a quella fornita dalle ricaricabili da 1,2V: Pile ricaricabili via USB Blackube oppure Pile ricaricabili al NiZn

-Fototrappole a cui si richiede una lunghissima autonomia, perché magari posizionate in luoghi remoti, distanti e/o difficili da raggiungere con una certa frequenza, solo se si tratta di una singola o al massimo 2-3 fototrappole nello stesso posto: alimentazione esterna con batterie al piombo da 6V o da 12V (in funzione del modello di fototrappola)

-Molte fototrappole a cui si richiede lunghissima autonomia in posizioni remote/distanti/scomode (più di 2-3 trappole nello stesso luogo): Energizer Lithium (9 euro per 4 pile) oppure Nice Power (12 euro per 8 pile)

 

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