Manuale di fototrappolaggio naturalistico:
come scegliere la fototrappola giusta
Partiamo dal presupposto che la fototrappola ideale non
esiste, anche se tecnologicamente potrebbe già essere
realizzata, se esistesse, comunque, sarebbe molto
costosa
Il mercato offre decine e decine di modelli diversi di
fototrappole, dalle caratteristiche e prezzi più
disparati e questa “abbondanza” di prodotti spesso
confonde le idee durante la scelta.
La scelta della fototrappola dipende fondamentalmente
dallo scopo per cui si vuole usarla e, in parte, dipende
anche dal budget disponibile. Se ad esempio si vuole una
fototrappola che registri video di ottima qualità non si
può avere un budget di 70 euro.
Partiamo da una classificazione generale degli scopi
principali e per ciascuno di essi analizziamo le varie
opzioni.
1) Fototrappolaggio amatoriale:
Avete la curiosità di vedere quali animali frequentano
il vostro giardino o vivono nella vostra proprietà
oppure siete degli appassionati naturalisti e volete
documentare animali elusivi che vivono di notte nei
boschi intorno a casa. Le stesse opzioni di scelta
valgono se volete regalare una fototrappola a vostro
figlio, marito, fidanzato appassionato di natura e alle
prime esperienze.
a) Budget basso: si può partire da trappole di base
molto economiche sulla fascia delle 30-50 euro come ad
esempio la piccola Lixada che
costa solo 30 euro ed ha anche infrarosso invisibile a
940 nm o se si vuole una piccola fototrappola che faccia
più luce (infrarosso a 850 nm) c’è la grandangolare Toguard
H20 (50 euro) o Campark
T20.
b) Budget intermedio: con 50-100 euro circa si possono
acquistare alcuni modelli di fototrappole di migliori
qualità e prestazioni rispetto alle precedenti ad
esempio la Apeman
H55 o la Victure
H300 (molto simili tra loro per non dire
quasi identiche e spesso sono in offerta a prezzi più
bassi, tra le 35 e le 45 euro) entrambe con infrarossi
invisibili a 940 nm.
Molto valida e una delle più acquistate è l’Apeman
H70 che
non ha infrarossi invisibili (850 nm) ma ha buona
qualità video fino al 4K (a 10 fps) e il 2,7K a 20 fps;
anche l’H70 spesso è in offerta e la si può acquistare
con 50-60 euro.
c) Budget intermedio ma si vuole la sicurezza e garanzia
offerta da un importatore italiano che testa i prodotti
prima della vendita, offre garanzia, assistenza,
riparazione e pezzi di ricambio: in questo caso sono
consigliatissime la Guard
Micro II e la Guard
Z1 new, entrambe con ottima qualità
costruttiva e prestazioni (per informazioni
sull’acquisto compilate questo
breve form)
d) Budget alto: se si ha la sicurezza di operare in
proprietà privata senza rischio di furti e si vogliono
ottenere foto e soprattutto video di qualità molto
buona: in questo caso si consiglia partendo dal prezzo
più basso la Coollife
2,7K che fa ottimi video notturni (circa
100 euro), la Guard
Z1 New a doppia ottica e infrarosso
invisibile ma con ottima illuminazione (150 -160 euro),
e a salire la Browning
BTC Patriot a doppia ottica con un ottimo
video in Full-HD a 60 fps giorno e notte (220 euro
circa) e infine, la regina assoluta per quanto riguarda
la qualità video diurna, la Guard
Z2 che col suo fantastico sensore Panasonic
registra ottimi video in 2,5K.
2) Fototrappolaggio per monitoraggio:
Il monitoraggio della fauna non viene praticato solo dai
ricercatori ma anche dagli appassionati ad esempio dai
fotografi naturalisti, dagli appassionati naturalisti
etc. Una fototrappola da monitoraggio non deve per forza
avere alta qualità e deve costare relativamente poco sia
perché spesso si usano più fototrappole sia perché si
può incorrere nel rischio dei furti.
a) Budget basso e rischio furto: fototrappole piccole e
facilmente mimetizzabili ma anche economiche come la
piccola Lixada che
costa solo 30 euro ed ha anche infrarosso invisibile a
940 nm o se si vuole una piccola fototrappola che faccia
più luce (infrarosso a 850 nm) c’è la grandangolare Toguard
H20 (50 euro) o Campark
T20.
b) Luoghi remoti: in questo caso servono fototrappole
che possano avere una buona autonomia sia di memoria che
energetica dunque modelli che consumino poco, abbiano
una buona gestione delle pile e supportino schede di
memoria di grande capacità. Molto valide a questo
proposito sono la Guard
Z1 New, la Coollife
2,7K che è la più economica in questo
ambito (95 euro), la Browning
BTC Patriot (circa 220 euro) e la Guard
Flash impostata in modalità fotografica.
c) Monitoraggio in aree aperte e ampi spazi: in questi
casi sono utili fototrappole grandangolari in grado di
coprire un campo più ampio, si può partire dalle
piccole Toguard
H20 Campark
T20 (50
euro) se si è a rischio furti, per una migliore qualità
e infrarosso invisibile è ottima anche la SecaCam
HomeVista grandangolare
(100°, 150 euro) per arrivare infine alla Guard
Z2,
grandangolare ad alta qualità video 2,5K.
d) Soggetti di piccole dimensioni come ad esempio
mammiferi di piccola taglia e micromammiferi e uccelli o
nidificazioni; in questo caso servono fototrappole che
abbiano una breve distanza minima di messa a fuoco; ho
avuto risultati eccellenti con la Bushnell
HD con
lenti macro intercambiabili (250 euro) e molto valida è
anche la Guard
Z2 che
col suo grandangolo e una ridotta distanza minima di
messa a fuoco è molto valida per i piccoli mammiferi.
e) Animali molto sospettosi: in questo caso è bene
utilizzare fototrappole con infrarossi invisibili (940
nm); imbattibile è sicuramente la Guard
Z1 New che ha infrarossi invisibili a lunga
portata (mai vista tale potenza luminosa in una
fototrappola con infrarosso invisibile) a cui abbina
anche la tecnologia a doppia ottica che elimina il
rumore (“tac”) dello switcher IR presente in genere in
tutte le altre fototrappole. Su una fascia economica più
bassa vi sono anche l’ Apeman
H55 o la Victure
H300 (molto simili tra loro per non dire
quasi identiche e spesso sono in offerta a prezzi più
bassi, tra le 35 e le 45 euro) entrambe con infrarossi
invisibili a 940 nm. E nella fascia economica ancora più
bassa (30 euro) vi è la piccola Lixada facilmente
mimetizzabile.
3) Fototrappolaggio per sorveglianza:
Le fototrappole vengono usate nella sorveglianza per
diverse applicazioni ad esempio nella sorveglianza
ambientale o privata, sorveglianza di seconde case, di
apiari, magazzini, depositi etc.
In ogni caso le fototrappole da sorveglianza devono
avere tutte un’unica caratteristica cioè la trasmissione
remota delle immagini e/o dei video.
Attualmente mi sento di consigliare un solo modello, la Remote
Eye per le sue eccellenti caratteristiche
di velocità operativa (invio delle foto immediato),
possibilità di streaming, possibilità di invio o
attivazione automatica di sirena di all’arme e per la
sua autonomia quasi infinita (sia intermini di memoria
che di batteria).
4) Fototrappolaggio in alta qualità:
In questo caso la scelta si riduce molto. Chi
normalmente è interessato a questo tipo di attività
vuole utilizzare le foto o i video anche a scopo
commerciale ad esempio per la stampa in alta qualità e/o
grande formato oppure per la produzione di documentari.
-Video di alta qualità: Per le riprese notturne
rimanendo su una fascia bassa è molto consigliata la Coollife
2,7K che fa ottimi video notturni (circa 95
euro), la Guard
Z1 New a doppia ottica e infrarosso
invisibile adatta per animali molto sospettosi ma con
ottima potenza di luce (150 -160 euro), e a salire la Browning
BTC Patriot a doppia ottica con un ottimo
video in Full-HD a 60 fps giorno e notte (220 euro
circa) e infine, la regina assoluta per quanto riguarda
la qualità video diurna, la Guard
Z2 che col suo fantastico sensore Panasonic
registra ottimi video in 2,5K.
-Foto di alta qualità: in questo caso la scelta migliore
è sicuramente una fototrappola con reflex o mirrorless e
l’unica scelta è il sistema Camera
Trap C , un robustissimo box impermeabile
con sensore pir, tutto progettato e costruito in Italia
che consente di trasformare qualsiasi reflex o
mirrorless in una fototrappola di qualità.
Su una fascia economica più bassa (circa 170-190 euro)
si consiglia la Guard
Flash che col suo flash a condensatore allo
Xenon è in grado di scattare foto notturne a colori di
buona qualità.
5) Fototrappolaggio scientifico:
In questo caso le esigenze possono essere molto diverse:
Con budget bassi, soprattutto se sono necessarie molte
fototrappole e se la zona è a rischio furti non rimane
che scegliere le piccole trappole economiche come ad
esempio la piccola Lixada che
costa solo 30 euro ed ha anche infrarosso invisibile a
940 nm o se si vuole una piccola fototrappola che faccia
più luce (infrarosso a 850 nm) c’è la grandangolare Toguard
H20 (50 euro) o Campark
T20.
Se il budget lo permette e si vuole maggiore autonomia
vanno bene le Apeman
H55 o la Victure
H300 (entrambe con IR invisibile) che
avendo dimensioni maggiori e più batterie possono
garantire maggiore durata sul campo sebbene siano
modelli di fascia bassa e dunque molto esigenti in
termini di tipologia di pile da utilizzare.
Se non si può acquistare su Amazon o si vuole
l’affidabilità, la sicurezza, la garanzia e tutti i
vantaggi in termini di assistenza e riparazione di un
importatore ufficiale italiano si consiglia la Guard
Z1 New che ha infrarossi invisibili a lunga
portata e doppia ottica, particolarmente utile per
specie sospettose o la Guard
Micro II che è di piccole dimensioni e più
adatta per situazioni a rischio di furti.
Schede di memoria per le fototrappole
Le fototrappole non sono molto esigenti in termini di
velocità di scrittura, anche usando modelli evoluti in
4k o che registrano video in Full-HD a 60 fps; dunque è
comodo scegliere schede di memoria capienti ma senza la
necessità di elevate prestazioni e che dunque consentono
di risparmiare molti soldi.
Le mie preferite sono le Kingston
Canvas Select Plus disponibili in diversi
tagli fino a 512 Gb; una di queste schede da 32 Gb costa
meno di 9 euro.
Se la vostra fototrappola usa delle schede Micro Sd vi
sono le Kingston
Canvas Micro Sd
A questo link trovate i diversi modelli e offerte di
schede Kingston.
Molto valide sono anche le Sandisk
Ultra che potete trovare a questo
link sia in formato SD che Micro SD
Molto comode per scaricare le schede di memoria delle
fototrappole direttamente sul campo ma senza doversi
portar dietro un computer portatile sono le chiavette
per Smartphone con lettore di scheda.
Ve ne sono di vari modelli ad esempio questo per
Smartphone Android, o questo
modello e più in generale trovate tanta
scelta di modelli in questa
pagina. Esistono anche diversi modelli per
sistema operativo iOS (Apple iPhone e tablet)
Pile e batterie per le fototrappole
L’argomento pile richiederebbe un intero articolo a
parte. Citiamo dunque in questo paragrafo solo le
principali tipologie di batterie e il loro utilizzo.
Pile non ricaricabili
Utilizzo con molta soddisfazione ormai da tempo le pile
alcaline Amazon
Basics Industriali, costano davvero
pochissimo (12 euro per 40 pile AA) e lavorano molto
bene. Sono particolarmente consigliabili per
fototrappole di fascia economica che non lavorano bene
con le ricaricabili e sulle quali non val la pena
spendere soldi per pile ricaricabili a più alte
prestazioni.
Tra le migliori pile non ricaricabili vi sono
sicuramente le Energizer
Lithium; sono molto costose (9 euro per 4
pile), anche considerando il fatto che non sono
ricaricabili ma consentono di avere delle autonomie
davvero impressionanti, soprattutto se utilizzate su
fototrappole che hanno una buona gestione delle
batterie. Altre pile al litio che mi sento di
consigliarvi e che costano meno delle precedenti sono
le Nice
Power (12 euro per 8 pile)
Pile ricaricabili
Quando possibile, su fototrappole di buona
qualità che hanno una buona gestione energetica
e reggono bene anche le pile ricaricabili che
hanno un voltaggio minore del tipico voltaggio
delle AA (1,2 V invece che 1,5) preferisco usare
le Carica
500 Beghelli che mi hanno sempre
dato ottime performance e grandissimo risparmio
(anche grazie ai loro 500 cicli di ricarica).
Ma non tutte le fototrappole lavorano bene con
le pile ricaricabili a 1,2V, molti modelli
soprattutto nella fascia economica non riescono
a lavorare con un voltaggio così basso. In
questo caso, se si vogliono usare per motivi
ecologici ed economici delle pile ricaricabili
sono consigliate o le pile ricaricabili via USB
o le pile al NiZn.
Pile ricaricabili via USB Blackube
Hanno un voltaggio una volta ricaricate di
1,6-1,7 volt e dunque lavorano molto bene con
tutte le fototrappole anche quelle più
economiche ed esigenti in termini di batterie.
Pile ricaricabili al NiZn
Necessitano di un caricatore apposito (spesso
venduto con le pile stesse); anche queste
forniscono, una volta cariche, un voltaggio di
1,7 V che consente a queste pile di lavorare
molto bene con qualsiasi fototrappola, anche le
più esigenti e avere ottime autonomie.
Lo svantaggio di queste ultime tipologie di
batterie ricaricabili è che sono molto costose e
sarebbe un controsenso utilizzarle su
fototrappole molto economiche (che sono molto
esigenti in termini di batterie); non è il caso
di spendere 40-50 euro per un doppio set di pile
da usare su una fototrappola che è costata 30
euro o anche 40-50 euro. Per le fototrappole di
fascia bassa dunque consiglio di utilizzare le
pile alcaline Amazon
Basics Industriali mentre consiglio
di usare le pile ricaricabili USB o al NiZn su
fototrappole di fascia superiore; sebbene il
loro costo sia elevato essendo ricaricabili si
recupererà nel tempo la cifra spesa.
Tutte le fototrappole hanno la possibilità di
essere alimentate esternamente e infatti hanno
un apposito jack per il collegamento di una
batteria al piombo tramite un apposito cavo. Le
batterie al piombo utilizzate possono essere da
6V o da
12V (in funzione del modello di
fototrappola) e sono ricaricabili (un caricabatteria per
queste batterie costa una decina di euro).
Le batterie esterne hanno però due svantaggi: i
cavetti di collegamento sono difficili da
trovare, a volte è meglio costruirseli in casa
se si è in grado o farseli fare dal proprio
elettricista di fiducia; anche trovandoli per
l’acquisto i cavetti infatti costano quasi
quanto la fototrappola (20-30 euro).
Inoltre le batterie al piombo esterne sono molto
pesanti; se si usano per alimentare fototrappole
posizionate in luoghi remoti (dove dunque è
necessario avere molta autonomia) e se le
fototrappole sono tante, ci si dovrà portare
nello zaino un peso enorme. Le batterie esterne
al piombo sono dunque consigliate solo se si
hanno sul campo 1-2 fototrappole.
In caso di fototrappole remote dove si abbia
l’esigenza di grandi autonomie sono
consigliabili le Energizer
Lithium.
Dunque riassumendo:
-Fototrappole di qualità che reggono bene le
pile ricaricabili standard da 1,2 V sebbene
l’autonomia non sia mai elevata (3-5 settimane
al massimo): Carica
500 Beghelli
-Fototrappole economiche che non lavorano bene
con le ricaricabili classiche: Amazon
Basics Industriali
-Fototrappole di fascia medio-alta con le quali
si vuole risparmiare e avere allo stesso tempo
una autonomia superiore a quella fornita dalle
ricaricabili da 1,2V: Pile
ricaricabili via USB Blackube oppure Pile
ricaricabili al NiZn
-Fototrappole a cui si richiede una lunghissima
autonomia, perché magari posizionate in luoghi
remoti, distanti e/o difficili da raggiungere
con una certa frequenza, solo se si tratta di
una singola o al massimo 2-3 fototrappole nello
stesso posto: alimentazione esterna con batterie
al piombo da
6V o da
12V (in funzione del modello di
fototrappola)
-Molte fototrappole a cui si richiede
lunghissima autonomia in posizioni
remote/distanti/scomode (più di 2-3 trappole
nello stesso luogo): Energizer
Lithium (9 euro per 4 pile) oppure Nice
Power (12 euro per 8 pile)
Maggiori approfondimento sul fototrappolaggio
Iscrivetevi al canale yutube di fototrappolaggio
Sul mercato esistono
decine e decine di modelli di fototrappole con
caratteristiche diverse uno dall’altro e non c’è un
modello “universale” che raccolga tutte le
caratteristiche insieme. La scelta della fototrappola
più adatta ai proprio scopi è dunque fondamentale.
Consigli
generali per la scelta
Caratteristica |
Utilità |
Svantaggi |
Sensore
fotografico |
Tutte le
fototrappole hanno sensori piuttosto
piccoli, solo pochi modelli hanno sensori di
dimensioni maggiori. Un sensore più grande
offre una migliore qualità di immagine anche
in condizioni di scarsa luce |
I modelli con
sensore di dimensioni maggiore sono rari e
costosi |
Qualità
video/foto |
Non dipende
solo dalla dimensione del sensore ma anche
dalle sue caratteristiche e dalla potenza
del processore. Nei video, per avere buona
qualità bisogna avere almeno 24 fps, sia di
giorno che di notte. L’alta qualità nelle
foto e/o video è utile a scopo
documentaristico o, nel campo scientifico,
per riconoscere meglio i soggetti o le
specie |
Le trappole
che offrono alta qualità fotografica e/o
video sono più costose. I video di buona
qualità, inoltre, occupano molta più memoria
e consumano più energia. |
Raffica
foto |
Può essere
utile per una migliore identificazione dei
soggetti, sia nel fototrappolaggio a scopo
scientifico che a scopo di sorveglianza |
Maggiore
consumo di batterie e maggiore consumo di
memoria, non adatta per massimizzare
l’autonomia. |
Foto +
video |
Funzione poco
utilizzata e poco utile, rallenta
l’attivazione del video e non fornisce
informazioni aggiuntive. Molto più utile
utilizzare solo la funzione fotografica (per
monitoraggi o scopi scientifici soprattutto
se si vuole massimizzare l’autonomia) o solo
la funzione video (per studi etologici o per
video di qualità a scopo documentaristico) |
Funzione poco
utilizzata e poco utile, rallenta
l’attivazione del video e non fornisce
informazioni aggiuntive. Molto più utile
utilizzare solo la funzione fotografica (per
monitoraggi o scopi scientifici soprattutto
se si vuole massimizzare l’autonomia) o solo
la funzione video (per studi etologici o per
video di qualità a scopo documentaristico) |
Intervallo |
Solo le
trappole di buona qualità consentono
intervalli brevi nell’ordine di 1-5 secondi,
i modelli più economici hanno intervalli
almeno di 10 secondi tra una foto e la
successiva o un video e il successivo quando
il soggetto rimane nel raggio d’azione del
sensore. Intervalli molto brevi possono
essere utili nel monitoraggio e negli studi
scientifici ma anche a scopo di
sorveglianza, negli altri casi un intervallo
minimo di 5-10 secondi è più che
sufficiente. Intervalli più lunghi, oltre i
10 secondi servono solo in casi rari per
massimizzare l’autonomia. |
Intervalli
brevi producono un maggior numero di foto
e/o video consumando dunque più batterie e
più memoria, non sono quindi adatti per
massimizzare l’autonomia. |
Audio |
Registrare
video con audio è utile soprattutto per gli
studi scientifici comportamentali |
Nessuno. |
Flash a
condensatore a luce bianca visibile |
Consente
immagini di buona qualità, senza rischio di
mosso e a colori. Molto utile nel
fototrappolaggio di alta qualità (con reflex
modificate) e in alcune tipologie di
fototrappolaggio a scopo scientifico per
identificare meglio specie molto simili o
per riconoscere singoli individui. |
Spaventa gli
animali. Il flash a condensatore inoltre
consuma maggiormente le batterie. Adatto
solo per le foto. |
Flash
condensatore all’Infrarosso |
Consente
immagini di buona qualità e senza rischio di
mosso nel caso di animali che si muovono
velocemente. Lavorando nell’infrarosso non
spaventa i soggetti. Molto utile per
monitoraggio di specie veloci, soprattutto
se abbinato a fototrappole con trigger speed
elevata, e nel fototrappolaggio a scopo
scientifico. |
Sono
pochissimi i modelli dotati di flash a
condensatore in infrarosso. Le immagini
vengono in bianco e nero. Adatto solo per
foto. Il consumo delle batterie è maggiore
rispetto ai classici led. |
Infrarosso
Low Glow (850 Nm) |
È il tipo di
illuminazione più utilizzata nelle
fototrappole, fa una buona luce producendo
video bene illuminati. È l’illuminazione più
utilizzata in tutte le diverse applicazioni
del fototrappolaggio, da quello amatoriale
alla sorveglianza, dal videotrappolaggio a
scopo documentaristico al fototrappolaggio
scientifico. |
Potrebbe
spaventare animali di specie particolarmente
sensibili, soprattutto se la fototrappola è
in posizione bassa all’altezza degli occhi
dei soggetti. Le foto notturne spesso
vengono mosse. |
Infrarosso
No Glow (940 Nm) |
Può essere
utile solo con alcune specie particolarmente
sensibili che potrebbero essere spaventate
dall’infrarosso classico Low Glow o in
alcuni particolari casi di sorveglianza. |
Produce una
luce molto debole, soprattutto se i led non
sono di buona qualità e sufficientemente
potenti o numerosi, dunque la qualità foto
e/o video è in genere piuttosto scarsa.
|
Led
bianchi visibili |
Possono
essere utili solo in rari casi, quando si
vogliono foto o video a colori per una
migliore identificazione dei soggetti ma
anche una buona autonomia che non permette
di usare i flash a luce visibile con
condensatore che consumano di più. |
Spaventano
molto gli animali, soprattutto se usati in
modalità video. |
Trigger
Speed |
Trigger speed
veloci (da 1/4 a 1/5 di secondo o ancora più
veloci) sono utili con soggetti veloci, in
genere piccoli mammiferi o piccoli uccelli.
|
Maggior
consumo energetico, maggior costo delle
fototrappole |
Grandangolo |
Ottiche
grandangolari consentono di inquadrare
un’area più vasta; sono utili in campo
aperto (prati, radure etc) sia nel
monitoraggio sia nel fototrappolaggio
amatoriale che negli studi scientifici o
nella sorveglianza. |
I soggetti
sono più piccoli, a parità di distanza,
rispetto a fototrappole con angoli di campo
più stretti, e questo può rendere difficile
il riconoscimento. |
Sensori
laterali |
Sono utili
per migliorare le probabilità di “cattura”
dei soggetti, soprattutto se veloci.
Solitamente sono adatti a fototrappole con
ottiche grandangolari, compensano trigger
speed non molto veloci. |
Producono più
false partenze, producendo foto/video vuoti
e quindi consumando batteria e memoria. I
sensori PIR comunque hanno un consumo
energetico anche se basso e 3 sensori
consumano 3 volte di più di un singolo
sensore. È da notare però che molte
fototrappole non hanno realmente 3 sensori,
ma un unico sensore PIR centrale con 3 lenti
di Fresnel (una centrale e due laterali) e
dunque il consumo è pari a fototrappole con
un solo sensore. |
Trasmissione remota |
Risulta molto
utile per motivi logistici, quando le
fototrappole sono posizionate in luoghi
remoti, molto distanti e/o scomodi da
raggiungere; molto utile la funzione di
trasmissione remota anche per motivi di
sorveglianza, quando è importante essere
avvisati immediatamente di un determinato
evento come il passaggio di un estraneo, la
presenza di ladri etc. |
La
trasmissione remota non è sempre possibile,
se non c’è campo sufficiente. I costi delle
fototrappole e del servizio 3G-4G sono
elevati. Il consumo di energia è elevato.
|
Numero di
batterie |
Trappole che
hanno solo 4 stilo sono di solito di piccole
dimensioni e quindi più facili da
mimetizzare; sono utili a scopo di
sorveglianza. Per gli altri utilizzi sono
meglio fototrappole con 8 o 12 stilo
interne. |
Trappole con
solo 4 stilo hanno un’autonomia energetica
piuttosto ridotta e a causa delle piccole
dimensioni spesso hanno qualità foto/video
non elevatissima |
Jack per
alimentazione esterna |
È di
fondamentale importanza quando si vuole
massimizzare l’autonomia delle fototrappole,
collegando batterie esterne al piombo. La
sua utilità si estende un po’ a tutte le
applicazioni del fototrappolaggio, da quello
amatoriale a quello a scopo scientifico |
Le batterie
al piombo sono pesanti, se si devono gestire
molte fototrappole nella stessa zona il
carico di peso da trasportare è elevato
durante i controlli. |
Wi-Fi |
Consente di
scaricare le foto/video senza accesso
diretto alla fototrappola, è comodo quando
si usano fototrappole posizionate in alto
così da non dover usare la scala tutte le
volte; utile in alcuni tipi di studi
scientifici (nidi, animali arboricoli) o in
alcune applicazioni di sorveglianza. |
Il Wi-Fi
consuma molto le batterie, ha una portata
massima di 10 metri ma in genere anche meno.
|
Display |
Un display
posizionato sotto l’ottica è molto comodo
per visualizzare in diretta l’inquadratura. |
Non tutte le
fototrappole sono dotate di display sotto
l’ottica. In molti modelli il display è nel
lato della fototrappola che si apre verso
l’esterno e dunque non possibile vedere
l’inquadratura in diretta. |
Prezzo
|
Foto trappole
Low-Cost sono utili nei casi di
monitoraggio, o studi scientifici o
sorveglianza in cui serve un numero elevato
di apparati oppure quando il rischio dei
furti è molto elevato |
La qualità di
immagine e costruttiva delle fototrappole
Low-Cost è in genere piuttosto scarsa. |
Dimensioni |
Trappole di
piccole dimensioni, come si è già detto,
consentono una mimetizzazione migliore e
sono utili in alcune applicazioni di
sorveglianza. |
Le piccole
dimensioni non consentono di alloggiare più
di 4 pile stilo, l’autonomia è quindi
ridotta, a meno che non si usi una batteria
esterna. Inoltre, in genere, fototrappole di
piccole dimensioni hanno illuminatori poco
potenti e scarsa qualità di immagine.
|
Le tecniche dettagliate,
le attrezzature, i trucchi e i segreti del fototrappolaggio sono
approfonditi nel
manuale avanzato di fototrappolaggio
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Per una scelta più
accurata bisognerà capire in quale categoria si rientra
e cosa si vuole fare con la fototrappola:
1)
Fototrappolaggio amatoriale:
Se
siete degli appassionati di natura e animali e avete la
curiosità di vedere quali specie frequentano il vostro
giardino o il bosco dietro casa appartenete a questa
categoria; non sarà per forza necessario acquistare
modelli costosi e ad alte prestazioni, i modelli base
saranno sufficienti o al massimo dei modelli intermedi,
nella fascia di prezzo delle 50-100 euro. Date sempre la
priorità al video, offre più informazioni (movimento e
audio) ed è un documento più completo rispetto alla
semplice foto. L'infrarosso non è necessario che sia per
forza di tipo invisibile, soprattutto se posizionate
correttamente la fototrappola. Anche la trasmissione
remota per lo scopo amatoriale non è una caratteristica
importante e potete così risparmiare acquistando
trappole più economiche senza trasmissione remota in
diretta. Considerate però che le fototrappole di fascia
bassa (da 20-30 euro a 50-60 euro) non hanno quasi mai
qualità costruttiva elevata e, anche se funzionano bene,
possono avere una breve aspettativa di vita, soprattutto
se tenute costantemente sempre fuori, anche in inverno o
estate con temperature molto calde e se non viene fatta
manutenzione periodica. Maggiori consigli sulla scelta
della vostra prima fototrappola sono raccolti nella
pagina seguente.
2) Monitoraggio:
Il
monitoraggio della fauna non è solo usato in ambito
scientifico, ma viene praticato anche ad altri scopi per
esempio quello fotografico o venatorio. Per i fotografi
naturalisti infatti le fototrappole risultano
importantissime per scoprire quali soggetti frequentano
un determinato posto, per vedere come si muovono, come
si comportano o per monitorare la funzionalità di un set
fotografico. Al solo fine di monitoraggio non è per
forza necessaria una elevata qualità a parte casi
particolari, e, anzi, poiché spesso si usano numerose
fototrappole, è preferibile scegliere
modelli economici
di fascia bassa.
3)
Fototrappolaggio di alta qualità:
In questo caso si esige
che la qualità delle foto o dei video sia molto elevata
e servono prodotti specifici. Per le foto si utilizzano
principalmente fototrappole con fotocamere Reflex o
Mirrorless e non fototrappole compatte. Per i video
invece anche alcuni modelli di fototrappole compatte
svolgono un buon lavoro ma è preferibile, anche in
questo caso, usare videotrappole appositamente
realizzate con videocamere o action-cam e sensori di
movimento, allo scopo di ottenere video di qualità
davvero elevata.
4)
Fototrappolaggio scientifico:
Quando si usano le
fototrappole per scopi scientifici, la scelta dei
modelli viene basata su determinate caratteristiche
necessarie per lo studio che si vuole effettuare. Anche
in questo caso infatti caratteristiche diverse possono
influenzare in vari modi i risultati e la scelta dei
modelli più adatti va fatta correttamente e sulla base
di numerosi parametri che sono
descritti in dettaglio in
questa sezione.
5) Fototrappolaggio per
sorveglianza:
Una fototrappola per
sorveglianza dovrebbe avere delle caratteristiche
particolari, che dunque la distinguono dalle
fototrappole scelte per altri scopi; per esempio l'uso
di illuminatori all'infrarosso invisibili (NoGlow o
Black-Flash) è molto utile per rendere la trappola più
difficilmente individuabile e così è anche utile la
trasmissione remota in diretta delle immagini. Per
maggiori dettagli sulla scelta delle fototrappole a
scopo di sorveglianza
visitate questa pagina.
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