La scelta del posto dove
posizionare una fototrappola può dipendere da numerosi
parametri; in questo paragrafo parleremo solo dell’uso
di fototrappole a scopo amatoriale, come vedremo infatti
il posizionamento delle fototrappole a scopo scientifico
deve rispettare determinate regole.
Per avere buone
probabilità di filmare fauna è bene posizionare la
trappola in posti dove ovviamente si avrà più
possibilità; in generale i boschi di collina sono i
preferiti perché molto ricchi di fauna, dagli ungulati
ai lupi, varie specie di mustelidi etc. mentre nella
campagna di pianura i soggetti saranno molto meno.
Un metodo classico per
scegliere il punto esatto dove posizionare la
fototrappola è quello di seguire i percorsi degli
animali (immagine sotto); la maggior parte degli animali
infatti segue percorsi fissi per muoversi durante
l’attività notturna o diurna, ad esempio dai nascondigli
o dalle tane alle zone di alimentazione; questi percorsi
si riconoscono facilmente perché il suolo è ben
schiacciato e la vegetazione non vi cresce; lungo i percorsi ma anche ai loro lati è
facile trovare tracce e segni degli animali ad esempio
le latrine dei tassi.
In estate è molto utile
sfruttare le poche fonti d’acqua presenti in zona come
la riva di un ruscello o uno stagno, l’acqua infatti nei
periodi di siccità attrae tantissimi animali sia di
giorno che di notte.
Il posizionamento di una
fototrappola dipende da vari fattori; a scopo di
monitoraggio è importante inquadrare e illuminare bene
l’area e non è invece necessario ottenere riprese di
alta qualità video, in questi casi, è bene posizionare
la fototrappola in alto, almeno a 1,5-2 metri di
altezza; il posizionamento dall’alto consente una
migliore illuminazione dell’area antistante e una
migliore visibilità in presenza di vegetazione sul
terreno ma rende la fototrappola anche meno visibile
alla fauna, e questo può essere utile quando si usano
fototrappole con infrarosso visibile (850 Nm) o con led
visibili a luce bianca. Un posizionamento ancora più
alto, dunque usando una scala, può aiutare a mettere la
fototrappola in una posizione più sicura contro i furti
tenendo anche conto che le persone quando camminano non
tengono lo sguardo in alto dunque una fototrappola
posizionata a 3-4 metri d’altezza risulterebbe anche
meno visibile.
Il posizionamento basso,
per es a 50 cm dal suolo o ancora più basso, è utile
solo per avere riprese più naturali, è adatto
soprattutto nel fototrappolaggio a scopo
documentaristico.
Generalmente le
fototrappole vengono fissate sugli alberi usando le
apposite cinghie che si trovano già in dotazione con la
fototrappola. A volte queste cinghie sono scomode da
usare e non sono di qualità quindi si possono rompere
facilmente; sul mercato è comunque acquistare altre
cinghie oppure vengono comunemente utilizzate le
fascette da elettricista della giusta dimensione (in
questo caso ricordatevi sempre, una volta smontata la
trappola, di riportare le fascette a casa e non
inquinare l’ambiente). Fissare una trappola con una
cinghia o una fascetta non consente di orientarla
facilmente sull’asse verticale (più o meno inclinata) e
solitamente si ricorre a dei rametti da porre dietro la
trappola per fare spessore e inclinarla maggiormente.
Esistono anche degli appositi accessori per fissare le
trappole agli alberi che ne permettono un più semplice
orientamento sull’asse verticale e orizzontale.
Quando si sfrutta un
percorso la fototrappola andrebbe posizionata puntando
solo una direzione (posizionamento obliquo) oppure, se
posizionata perpendicolarmente al percorso, la
fototrappola dovrebbe essere messa ad una certa distanza
così da ampliare il campo di azione del sensore PIR e il
campo dell’inquadratura, altrimenti si rischia di avere
molti video vuoti (in questi casi sono molto utili
fototrappole con triplo sensore pir).
Per assicurarsi che la
fototrappola punti esattamente dove si vuole e che
l’inquadratura sia corretta esistono diversi metodi:
-nei modelli senza
monitor o con monitor in posizione scomoda si può usare
la funzione test per capire come orientare la
fototrappola; per essere sicuri comunque che la trappola
inquadri correttamente è bene attivarla (posizione “ON”)
e passare davanti per farsi fare foto o video e quindi
ricontrollarle dal monitor della fototrappola. Se è un
modello senza monitor si possono controllare foto/video
usando uno smartphone o tablet con
lettore di schede (se OTG) o con un pc portatile.
-I modelli con monitor
posizionato anteriormente consentono di vedere
direttamente l’inquadratura.
-Altri modelli hanno un
laser integrato per il puntamento oppure hanno il Wi-Fi
che consente la visione diretta tramite smartphone
dell’inquadratura della fototrappola.
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