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Manuale di fototrappolaggio naturalistico: come scegliere una fototrappola per la sorveglianza

 

 

Vediamo in breve quali sono le caratteristiche da tenere in considerazione quando si sceglie una fototrappola da usare per scopi di sorveglianza privata o ambientale.

 

Tipo di illuminatore:

Per scopi di sorveglianza i led o flash a luce bianca visibile non sono adatti, sarà necessario scegliere fototrappole con illuminatori all’infrarosso; molto spesso può essere utile usare illuminatori con infrarosso invisibile (no-glow, 940 Nm) ma questi fanno molta meno luce rendendo il riconoscimento di persone più difficile; in linea generale non è fondamentale usare per forza l’infrarosso no-glow a 940 Nm, comunque anche se l’infrarosso è invisibile la fototrappola può comunque essere vista ugualmente durante il giorno, mentre durante la notte, pur usando illuminatori a infrarosso classico (low-glow, 850 Nm) non è facile notare la fototrappola perché la luce infrarossa che essa produce non è visibile all’occhio umano e la fototrappola può essere notata solo se si guarda esattamente nella sua direzione (si vedrebbero i led accesi di colore rosso). Inoltre è sufficiente posizionare la fototrappola molto in alto per renderla meno visibile (le persone in genere non camminano guardando in alto); posizionare la fototrappola a 3 metri di altezza che punta verso il basso oltre che renderla meno visibile rende difficile anche il furto o il danneggiamento.

Trigger:

Sicuramente una buona trigger-speed può essere comoda per soggetti (umani) che si muovono velocemente ma non è un parametro assolutamente necessario soprattutto se la fototrappola è posizionata in modo corretto e inquadra un campo abbastanza ampio con una buona illuminazione. Diverso è il caso di sorveglianza per la lettura delle targhe, anche in questo caso infatti è importante il modo in cui viene posizionata la fototrappola, ma con auto in movimento una buona trigger speed risulta utilissima unitamente alla possibilità di scattare una raffica di foto (almeno 3-5) per ogni attivazione.

Le tecniche dettagliate, le attrezzature, i trucchi e i segreti del fototrappolaggio sono approfonditi nel manuale avanzato di fototrappolaggio

 

 

Angolo di campo:

Fototrappole con ottiche grandangolari e dunque con angolo di campo molto ampio sono utili per monitorare spazi aperti molto grandi, un ‘unica fototrappola grandangolare (da 100° a 120°) infatti può coprire lo spazio di 2 o 3 fototrappole con angolo di campo standard (50-60°). Si tenga però in considerazione che nelle fototrappole grandangolari un soggetto alla stessa distanza apparirà più piccolo.

Trasmissione remota:

La possibilità di inviare in diretta le foto è una delle funzioni che può risultare più utile nell’applicazione delle fototrappole per la sorveglianza, sia privata che ambientale. Si devono però tenere in considerazione una serie di fattori quando si decide di usare fototrappole con trasmissione remota:

-Costi:

Le fototrappole con trasmissione remota hanno costi superiori rispetto ai modelli privi di questa funzione; al costo d’acquisto della fototrappola bisogna inoltre aggiungere il costo del servizio di trasmissione cioè ogni fototrappola deve avere una scheda Sim telefonica dove bisogna attivare un abbonamento internet che consenta un certo traffico dati (attualmente i costi vanno dalle 5-6 euro alle 20 euro al mese).

 

 

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Controllo remoto:

Non tutte le fototrappole con trasmissione remota hanno il controllo remoto, alcuni modelli consentono un controllo remoto attraverso appositi codici da inviare via sms, altri modelli invece possono eseguire un controllo remoto tramite apposita app. Il controllo remoto consente di cambiare alcuni parametri della fototrappola appunto da remoto senza un accesso fisico; è dunque possibile richiedere l’invio di una foto in diretta o di un video, è possibile cambiare il timer e far lavorare la fototrappola solo di notte o solo di giorno o 24/24h, è possibile cambiare la modalità da foto a video o cambiare la risoluzione delle foto o dei video inviati, indicare un numero massimo di foto o video da inviare ogni giorno etc..

-Autonomia:

la trasmissione remota consuma molto le batterie della fototrappola come è facile immaginare e per questo tutte le fototrappole con trasmissione remota attiva dovrebbero essere collegate a batterie esterne al piombo con un buon amperaggio.

-Campo:

Prima di acquistare o decidere di usare fototrappole a trasmissione remota è importante controllare che nei punti dove verranno installate ci sia sufficiente campo per la trasmissione delle immagini; questo test può essere fatto direttamente con uno smartphone recandosi sui luoghi di interesse e provando a navigare su internet per testare la connessione. Purtroppo, in Italia, molte zone, anche antropizzate hanno una scarsa copertura per le reti 3G e 4G.

-Velocità operativa:

Molte fototrappole con trasmissione remota ma di fascia bassa impiegano tempo prima di inviare un’immagine in diretta (e ancora più tempo per i video) anche 5 minuti o più; questo ritardo può avere importantissime implicazioni sulla reale utilità di una fototrappola del genere; spesso infatti è importante che le immagini vengano trasmesse in diretta in tempi molto brevi per poter intervenire celermente (per esempio per scopi di antibracconaggio o nella sorveglianza privata di una casa, un magazzino etc).

-Funzionalità con gli operatori italiani:

Ormai i modelli di fototrappola con trasmissione remota sul mercato sono moltissimi e quasi tutti provenienti dal mercato cinese, con costi anche piuttosto bassi; non bisogna però farsi ingannare dai bassi costi, molto spesso questi modelli non sono stati testati sulle linee italiane con gli operatori italiani. Quando si decide di acquistare una fototrappola con trasmissione remota è dunque di importanza fondamentale scegliere modelli che siano stati testati e che funzionino correttamente con gli operatori italiani.

-Qualità di invio:

I primi modelli di fototrappole a trasmissione remota inviavano le immagini solo tramite MMS con qualità piuttosto bassa (al massimo 640x480 pixel) e tutt’ora esistono ancora numerosi modelli con invio MMS ma non sempre una immagine a risoluzione così bassa consente di riconoscere persone o leggere numeri di targa; i modelli più moderni, e più costosi, invece usano le reti 4G per inviare foto a risoluzione maggiore (2 Megapixel) e video di qualità migliore, fino al full hd (anche se solo per 10 secondi). La qualità delle foto/video inviate in remoto va quindi valutata in funzione dello scopo di sorveglianza che ci si prefigge.

Dimensioni:

La maggior parte delle fototrappole compatte sul mercato hanno dimensioni “medie”, di circa 10-14 cm di altezza, per 7-8 cm di larghezza e 4-5 cm di spessore; esistono però pochi modelli che hanno dimensioni più contenute, quasi della metà per es 8-9 cm di altezza per 6-7 cm di larghezza e 3-4 cm di spessore; spesso questi modelli non hanno altissima qualità fotografica e/o video e supportano solo 4 stilo interne ma le loro piccole dimensioni possono essere molto utili in certe applicazioni del fototrappolaggio a scopo di sorveglianza, ad esempio rendendo le fototrappole molto più facilmente mimetizzabili e quindi meno visibili.

Alimentazione esterna:

La presenza di un jack per l’alimentazione esterna deve sempre essere controllata; poter alimentare esternamente una fototrappola soprattutto i modelli a trasmissione remota che consumano molto o i modelli molto piccoli, che avendo solo 4 stilo hanno meno autonomia, può risultare di fondamentale importanza per l’applicazione nella sorveglianza delle fototrappole. La batteria esterna può essere facilmente nascosta lontano dalla fototrappola grazie a un cavetto lungo e dunque non interferisce con la mimetizzazione della fototrappola stessa.

 

 

Le tecniche dettagliate, le attrezzature, i trucchi e i segreti del fototrappolaggio sono approfonditi nel manuale avanzato di fototrappolaggio

 

 

 

 

 
 

 

 
 

 

 

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