Il problema dei video
o foto ripetitive è stato già citato diverse volte e purtroppo
capita molto spesso; le cause possono essere diverse e
conoscerle aiuterà a capire come cercare di evitare
questo problema.
Cause:
Le partenze ripetute
sono provocate dal sensore PIR delle fototrappole; tutti
i sensori PIR sono soggetti a questo tipo di problema.
Poiché un sensore PIR attiva la fototrappola quando
percepisce dei cambiamenti di temperatura nel su campo
d’azione, può succedere che in presenza di alcune
situazioni il sensore si attivi di continuo producendo
una serie di foto o video ripetitivi. Gli elementi che
solitamente provocano l’attivazione ripetitiva di un
sensore PIR sono:
1) Vento
Quando il vento muove la
vegetazione anche in una condizione di ombra può
provocare la continua attivazione del pir. Anche in
assenza di vegetazione (erbe, rami, arbusti) davanti al
sensore, se la fototrappola è fissata sul tronco di un
albero non molto grande, o su un supporto non molto
stabile, il vento può provare un ondeggiamento del
tronco o del supporto e questo movimento può provocare
l’attivazione continua del PIR
2) Sole
Il sole che illumina a
macchie la vegetazione davanti alla trappola, in caso di
vento anche molto leggero provocherà l’attivazione
ripetitiva del PIR. Anche in assenza di vegetazione e/o
vento, il sole che arriva orizzontalmente e in modo
diretto contro il sensore pir (per es all’alba o al
tramonto quando la fototrappola è orientata a est e a
ovest rispettivamente) può avere lo stesso effetto di
eccitazione ripetitiva del sensore PIR.
3) Vegetazione
La presenza di erba,
arbusti o rami con foglie, davanti al raggio d’azione
del sensore PIR, in presenza di vento anche debole e
soprattutto in presenza di illuminazione solare crea un
mix perfetto per fare impazzire il sensore PIR che
continuerà ad attivarsi ripetutamente.
4) Pioggia/neve
Anche la pioggia o i
fiocchi di neve possono provocare micro-sbalzi termici
che stimoleranno il sensore PIR portandolo ad attivare
ripetutamente la registrazione di foto o video da parte
della fototrappola.
5) Sensori multipli
Se la trappola è dotata
di sensori multipli o di un sensore PIR con ampio angolo
di sensibilità, tutti i fattori precedentemente
analizzati avranno una maggiore probabilità di provocare
attivazioni continue.
6) Piccoli animali
Spesso la presenza sulla
scheda di memoria di numerosi video o foto (decine o
anche centinaia) ripetitivi/e e vuoti è causata da
piccoli animali, che muovendosi molto velocemente fanno
scattare la fototrappola senza essere poi registrati.
Principalmente ciò accade con piccoli mammiferi (ad
esempio arvicole o topi selvatici) o con piccoli
passeriformi (soprattutto se la fototrappola è puntata
in una mangiatoia).
7)
Malfunzionamenti
A volte le registrazioni
continue sono dovute a malfunzionamenti della
fototrappola stessa. Un buon modo per testare se la
causa delle attivazioni continue è un malfunzionamento è
quello di riportare la trappola a casa, posizionarla in
una stanza contro un muro e attivarla; se anche
in questa condizione la fototrappola continuerà a
registrare foto/video continui sicuramente ha un
malfunzionamento. A volte, ma, purtroppo, non sempre, un
semplice comando di reset dal menù (“default” o “factory
reset”) può risolvere il problema; se anche con il reset
la trappola continuerà a registrare foto/video continui
nella stanza contro un muro è sicuramente un
malfunzionamento e andrà mandata in assistenza, anche se
molto spesso la riparazione non sarà possibile o sarà
troppo costosa.
Non esiste una soluzione
miracolosa a questo problema sfortunatamente ma ci sono
alcuni suggerimenti che possono risultare utili:
1) Gestire la vegetazione
Evitare di posizionare
la fototrappola, soprattutto in estate e soprattutto in
posti molto aperti dove è facile che arrivi il vento, in
situazioni dove è presente troppa vegetazione,
soprattutto erbosa. Le piante erbacee, essendo molto
sottili, si muovono molto facilmente anche al minimo
alito di vento, gli arbusti o i rami degli alberi
essendo più grossi e pesanti necessitano di una forza
del vento un po’ superiore per iniziare a muoversi. Se
possibile, usando una forbice, ripulire la vegetazione
davanti al raggio d’azione del PIR.
2)
Posizionamento
Evitare posti troppo
ventosi e/o con troppa vegetazione e/o troppo esposti al
sole. Inoltre non posizionare mai la fototrappola verso
est o ovest, perché il sensore PIR in queste situazioni
sarebbe esposto ai raggi solari diretti e orizzontali
durante l’alba (est) o durante il tramonto (ovest) che
provocano attivazioni continue per svariati minuti.
3)
Regolare sensibilità
del sensore
In inverno, quando la
temperatura ambientale è bassa, il sensore PIR
percepisce immediatamente ogni minima differenza termica
per esempio tra un ramo illuminato dal sole e mosso
anche solo da una leggera brezza e l’ambiente
circostante, è quindi utile settare la sensibilità del
sensore (se il modello di fototrappola in uso lo
consente) su “bassa”; in estate invece la differenza
termica tra l’ambiente circostante che può essere molto
caldo e un animale che passa davanti alla fototrappola
può essere piuttosto bassa e dunque la sensibilità del
sensore andrebbe settata su “alta” ma se si vede che la
fototrappola produce video ripetitivi a causa del
vento/sole/vegetazione si può provare a settare la
sensibilità bassa per ridurre il problema dei video
ripetitivi.
4)
Timer di attivazione
solo notte
Solitamente l’insieme di
fattori vento/sole/vegetazione provoca video ripetitivi
solo durante il giorno; di notte il vento è un evento
molto più raro e l’illuminazione solare è assente,
dunque il problema dei video ripetitivi non si pone
quasi mai. In situazioni critiche, se si è proprio
costretti a posizionare la fototrappola in punti
ventosi/soleggiati/ricchi di vegetazione, una buona
soluzione è quella di usare il timer di attivazione, che
accenderà la fototrappola solo nelle ore notturne, e non
in quelle di urne, durante le quali il problema dei
video ripetitivi sarebbe più grave.
5)
Bloccare o limitare i
sensori
Se la fototrappola è
dotata di sensori laterali o di un sensore PIR singolo
ma con ampio raggio d’azione, potrebbe essere utile
bloccare i sensori laterali o ridurre l’angolo d’azione
del PIR; questo può essere fatto dal menù, se la
fototrappola è dotata di questa opzione, altrimenti
basta coprire i sensori laterali con del nastro
isolante, oppure restringere il campo d’azione del PIR
singolo con due strisce di nastro isolante ai due lati
(lasciando quindi solo una fessura centrale).
Capita spesso che le
fototrappole registrino video più brevi rispetto al
tempo che è stato impostato; questo può dipendere
principalmente da 2 fattori, entrambi risolvibili,
oppure da un danno ai circuiti della fototrappola e in
questo caso non esiste soluzione se non inviarla in
assistenza.
1) Se i video brevi sono
stati registrati in successione, in presenza di un
animale che ha fatto scattare la fototrappola la causa è
un intervallo troppo breve rispetto alla potenza di
calcolo del processore della fototrappola; spieghiamo
meglio: se abbiamo impostato video di lunghezza 30
secondi con intervallo di 5 secondi e la fototrappola
non è di altissima qualità, quando un animale si ferma
per lungo tempo davanti alla trappola provocherà la
registrazione di numerosi video, in rapida successione;
in questo caso trappole non molto potenti una volta
registrato il primo video di lunghezza completa (30
secondi) impiegheranno un po’ di tempo prima di
scriverlo sulla scheda di memoria ma intanto la
fototrappola continua a registrare perché l’animale
rimane davanti al sensore e non riuscendo a gestire
contemporaneamente la registrazione di un nuovo video e
la scrittura del video precedente sulla scheda di
memoria, probabilmente la fototrappola registrerà tutti
i video successivi con una lunghezza molto inferiore
rispetto a quella programmata, ad esempio video da 5
secondi rispetto ai 30 secondi che si erano impostati.
La soluzione in questo caso è impostare intervalli tra
un video e l’altro più lunghi, almeno di 30 secondi.
2) Altra comunissima
causa di video più brevi rispetto al tempo programmato è
la carica delle batterie; questo avviene soprattutto se
si usano pile ricaricabili che come abbiamo detto hanno
un voltaggio di 1,2V (e non di 1,5V come le stilo non
ricaricabili) oltre al fatto che perdono più rapidamente
la carica. Quando l’energia non è sufficiente le
fototrappole producono video più brevi oppure registrano
solo video diurni e non di notte (perché di notte
l’accensione dei led per l’illuminazione richiederebbe
troppa energia). È da ricordare che i misuratori di
carica delle batterie presenti nelle fototrappole non
sono precisi e possono portare all’inganno dunque
succede di vedere una carica del 45% quando invece la
carica reale delle pile è molto minore.
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