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Manuale online di Bird-gardening: l'acqua è vita

 

 

Introduzione

L’acqua è importante per quasi tutte le specie animali; nel caso degli Uccelli l’acqua viene utilizzata principalmente sia per idratarsi (bere) che per l’igiene personale; gli Uccelli infatti, a differenza dei Mammiferi, hanno bisogno di curare con molta attenzione il loro piumaggio e fanno spesso il bagno per curarsene al meglio; dopo il bagno con l’ausilio del becco risistemeranno tutto il piumaggio, lisciandolo e incastrando le barbule tra loro attraverso i loro uncini e cospargendo tutte le penne con il liquido prodotto dalla ghiandola dell’uropigio, una ghiandola posta sopra la coda, il cui scopo è quello di impermeabilizzare il piumaggio.

La bella stagione dopo i rigori dell'inverno è sicuramente molto più piacevole anche per gli animali sebbene in questo periodo la maggioranza delle specie sia impegnata nella riproduzione; vivere senza il problema fisiologico di dover affrontare il freddo, il ghiaccio, la neve e la scarsità di cibo è sicuramente più piacevole. Ma non è oro tutto ciò che luccica e anche la bella stagione, in particolare l'estate, col suo caldo torrido, non sempre offre situazioni piacevoli per gli animali; in alcune annate particolarmente secche/torride e in alcuni ambienti, infatti, trovare dell'acqua a disposizione può rappresentare un grosso problema per la fauna selvatica. È però da evidenziare che anche durante l’inverno l’acqua è importantissima soprattutto quando le giornate e le notti gelide fanno congelare tutte le fonti d’acqua disponibili rendendo così molto difficile per gli animali trovare acqua liquida, per questo motivo fornire acqua liquida è fondamentale sia in inverno che in estate. Vi stupirete di vedere quanti uccelli anche molto piccoli faranno il bagno anche nelle fredde giornate invernali! Il Pettirosso ad esempio è solito fare il bagno all’imbrunire poco prima del buio, anche nelle giornate invernali più fredde.

In inverno è importante rifornire con acqua liquida eliminando/rompendo il ghiaccio ogni mattina; a differenza del cibo che può essere rifornito la sera così gli ospiti lo troveranno già disponibile di primo mattino, l’acqua liquida deve essere fornita di mattina per evitare che durante la notte si congeli; dopo aver tolto i pezzi di ghiaccio si versa dell’acqua tiepida in modo tale guadagnare più tempo sul successivo congelamento. Non usare prodotti chimici antigelo perché sono velenosi per gli uccelli!

 

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Durante l'inverno quando l'acqua gela è fondamentale sempre fornire acqua liquida per gli uccelli; nella foto una Capinera (Sylvia atricapilla)

 

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Costruire uno stagno artificiale

Esistono molti modi per fare questo, da quelli più semplici a quelli più complessi ma anche più efficienti come risultati; anche un semplice sottovaso già può essere sufficiente se non si ha tempo o spazio per uno stagno più grande. Vediamoli in dettaglio

 

Consigli generali:

 

-Grande o piccolo?

Per attirare e aiutare la fauna non è per forza necessario uno stagno di grandi dimensioni, anche un piccolo sottovaso di soli 20 cm di diametro è utilissimo. Indubbiamente però un sottovaso più grande o un piccolo stagno possono attirare più specie animali, anche di dimensioni maggiori e nel caso di stagni scavati sul terreno possono ospitare piante che a loro volta possono attirare altre specie di animali, se poi addirittura si può realizzare un grande stagno o piccolo laghetto le specie animali che potremo attirare saranno ancora di più.  In linea generale uno stagno scavato sul terreno di circa 1 metro di lunghezza sul lato lungo è più che sufficiente per la maggioranza delle situazioni.

 

-A terra o sopralevato?

L’ideale sarebbe di fornire acqua a terra, anche se si usa un contenitore o sottovaso e ovviamente se i vuole fare uno stagno scavando sul terreno; l’acqua direttamente sul terreno è più naturale e soprattutto consente anche ai mammiferi di poterne usufruire, pensate ad esempio ai Ricci che vivono praticamente in tutti i giardini, che ne hanno estremo bisogno soprattutto nel periodo siccitoso, non avendo ali e quindi capacità di muoversi rapidamente in ampi spazi, per loro l’acqua è una fonte importantissima per la sopravvivenza nel periodo caldo.

 

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Stagno sopraelevato per una migliore composizione fotografica

 

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Capinera (Sylvia atricapilla) durante il bagno nello stagno rialzato

 

 

-Profondità dell’acqua

Anche la profondità dell’acqua influenza le specie che possono usufruire dello stagnetto soprattutto per fare il bagno; per i piccoli passeriformi va bene anche solo una profondità di 1-2 cm, uccelli più grandi richiedono profondità maggiore, per esempio per un colombaccio o uno sparviere è meglio avere 3-4 cm di profondità e più aumenta la mole altrettanto aumenta la profondità d’acqua necessaria per fare il bagno.

 

-Dove collocare lo stagno?

Il momento del bagno è delicato per gli uccelli, possono essere più facilmente attaccati dai predatori e inoltre con il piumaggio bagnato hanno meno possibilità di fuga; è un momento intimo in cui gli uccelli preferirebbero stare ben nascosti alla vista e per questo motivo è importante posizionare le fonti d’acqua (sottovaso o stagno sul terreno) in punti ben nascosti ma protetti dalla vegetazione, che nasconde alla vista dei predatori e protegge durante le fasi di pulizia del piumaggio dopo il bagno. Ovviamente se non si ha molto spazio ad esempio se si dispone solo di un balcone o di un davanzale, si può comunque fornire una fonte d’acqua come un sottovaso che sarà utilissima col caldo o col gelo anche senza poterla collocare in una posizione nascosta e protetta.

 

Contenitori e sottovasi 

Un semplice contenitore con bordi bassi, se non avete spazio o tempo, può essere la salvezza per molte specie animali, Mammiferi e Uccelli. Basta un sottovaso, se possibile di dimensioni generose, per esempio 50-60 cm di diametro, con 2 cm di acqua e qualche sasso all'interno che serva come posatoio per gli uccelli più piccoli;  è importante che il contenitore utilizzato non abbia bordi troppo alti che impediscano l'accesso a mammiferi e piccoli mammiferi come i Ricci, e che non ci sia troppa acqua dentro altrimenti le specie più piccole potrebbero affogare. L'acqua fresca in estate va fornita tutti i giorni, anche perché col caldo evapora. Il contenitore va posizionato, se possibile, in una zona poco disturbata e in ombra. Se non avete un giardino, può essere collocato un contenitore più piccolo anche sul davanzale della finestra.  Ovviamente usando contenitori di plastica o sottovasi è difficile avere i bordi degradanti dolcemente verso l’acqua, in questo caso ci può aiutare usando delle cortecce o anche dei sassi (che possono essere posizionati anche dentro il contenitore per esempio un sasso piatto al centro) per creare zone con acqua meno profonda e punti di appoggio per i piccoli passeriformi che hanno bisogno di acqua meno profonda. Per abbellire il mini-stagno si possono inoltre collocare sui bordi delle foglie e del muschio, questo è particolarmente utile se si vuole utilizzare la fonte d’acqua per fare fotografia naturalistica.  

 

 

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Semplice piccolo stagnetto realizzato con un sottovaso

 

Stagni artificiali scavati sul terreno 

Se avete la fortuna di disporre di un giardino più o meno grande, la realizzazione di uno stagno artificiale sarebbe l'ideale; gli stagni artificiali possono avere dimensioni variabili, da 40-50 cm di lato lungo o diametro fino a qualche metro, dipende dai vostri gusti, dallo spazio e dalla vostra disponibilità a costruirne uno. Lo stagno artificiale rappresenta senz'altro una soluzione più naturale e può attrarre molte più specie rispetto ad un semplice contenitore. Va collocato in una posizione nascosta e tranquilla, possibilmente in ombra, dove la fauna, sia di giorno che di notte, possa trovare tranquillità.

Esistono in commercio degli stampi in plastica già pronti per costruire gli stagni artificiali, anch'essi di varie dimensioni e prezzi; il modo più economico e naturale invece prevede l'uso di un apposito telo impermeabile per stagni. I teli disponibili in commercio possono essere realizzati con diversi materiali:

-Polietilene nero: è il più economico ma quello che dura meno; usando più fogli sovrapposti si riduce il rischio che in caso di rottura di uno di essi sia compromessa l'impermeabilizzazione dello stagno

-PVC: costa un po’ di più ma è anche più resistente; le versioni rafforzate in nylon sono migliori

-Gomma butilica: è una gomma molto flessibile con una lunga tenuta nel tempo (anche superiore ai 10 anni) ma è anche il materiale più costoso.

 

 

La profondità non deve essere eccessiva ma allo stesso tempo deve garantire una quantità di acqua che rimanga sempre disponibile anche senza rifornire lo stagno per diversi giorni; l'ideale è creare una pozza più profonda nella parte centrale (per esempio 20 cm) ma con sponde che degradano dolcemente in modo tale da creare un pendio graduale, dove ogni specie sceglierà la profondità dell'acqua più adatta alla propria dimensione.

Una volta scavata la buca è bene ripulirla da sassi e radici che potrebbero bucare i teli di plastica, riempirla con uno strato di sabbia di 5-6 cm, quindi stendere i teli, e ricoprire nuovamente con un altro strato di sabbia fine di 5-6 cm che proteggerà ulteriormente i teli di plastica, i quali dovranno avere dimensioni maggiori rispetto alla superficie normale dello stagno così da poter essere bloccati ai bordi per 20-30 cm anche al di fuori dello stagno intorno al suo perimetro e ricoperti con terra sassi, garantendo in questo modo un'ottima impermeabilizzazione anche sulle sponde. Lo stagno potrà poi essere decorato con sassi, cortecce, muschio e anche con piante acquatiche.

 

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Stagno realizzato a terra con un apposito telo da stagno

 

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Piante per gli stagni

Se avete realizzato uno stagno di buone dimensioni è possibile arricchirlo con delle piante che a loro volta possono attrarre varie specie di animali, soprattutto insetti; molte specie di piante acquatiche hanno anche una funzione ossigenante per gli organismi che vivono nello stagno e impediscono la crescita di alghe; in assenza di piante ossigenanti infatti si avrà la crescita di micro-alghe che renderanno l’acqua sporca e puzzolente. Se nella vasca non sono presenti piante ossigenanti bisognerà pulirla frequentemente per evitare la crescita di alghe che renderanno l’acqua putrida.

Le piante ossigenano l’acqua e assorbono l’anidride carbonica prodotta dagli animali acquatici che vivono nello stagno permettendone la vita. Queste piante hanno bisogno di stagni dove vi siano dai 15-60 cm di profondità dell’acqua; possono essere messe a dimora utilizzando appositi cestini per la coltivazione. 

Tra le piante ossigenanti consigliate elenchiamo le principali:

-Ceratophillum demersum e Ceratophillum submersum

-Mille foglie d’acqua (Myriophyllum verticillatum)

-Stella d’acqua (Callitriche stagnalis)

 

Nello stagno si possono inserire diverse altre tipologie di piante per esempio:

 

Piante galleggianti: vivono sulla superficie e hanno radici sommerse

-Ninfea (Nymphaea alba)

-Nannufaro (Nuphar lutea)

-Morso di rana (Hydrocharis morsus-ranae)

-Ranuncolo d’acqua (Ranunculus aquatilis)

 

Piante emergenti (hanno radici e parte del fusto immersi nell’acqua):

-Iris giallo (Iris pseudacorus)

-Giunco fiorito (Butomus umbellatus)

-Coltellaccio (Sparganium erectum)

 

Piante ai margini dello stagno: vivono, appunto, ai bordi dello stagno, e le loro foglie galleggiano sulla superficie dell’acqua.

-Menta acquatica (Mentha aquatica)

-Salcerella (Lythrum salicaria)

-Beccabunga (Veronica beccabunga)

-Tifa (Thypha angustifolia)

 

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Cinciallegra al bagno (Parus major)

 

Problema delle zanzare

Se state usando un contenitore o sottovaso sarà sufficiente, nel periodo dalla primavera all’autunno, svuotarlo periodicamente e riempirlo di nuovo così da evitare che le uova eventualmente deposte dalle zanzare o le loro larve già nate possano sopravvivere dando poi origine per metamorfosi agli adulti; sarà sufficiente svuotarlo 2 volte a settimana.

Uno stagno più grande non può essere svuotato ma accoglierà sicuramente una serie di animali che predano le zanzare, dagli anfibi a invertebrati (si pensi ad esempio alle larve di Libellule) che si nutrono tipicamente di larve di zanzara.

Può essere utile inserire nello stagno anche dei pesci specializzati in questo scopo come ad esempio delle Gambusie (Gambusia affinis), piccoli pesci famelici divoratori di larve di zanzara. Si tratta di una specie molto resistente che si adatta anche a stagni molto piccoli e con acque basse e scarsa ossigenazione. Facilmente reperibili nei negozi specializzati in acquariofilia.

 

Manutenzione dello stagno 

Se lo stagno è ben fatto avrà bisogno di poca manutenzione; nel caso di stagni piccoli e periodi molto siccitosi sarà però necessario rimpinguare l’acqua qual’ora il livello cali eccessivamente. Inoltre in autunno sarà utile ripulire le foglie che sono cadute e potrebbero coprire troppo lo stagno. Se ci si accorge che i livelli d’acqua calano velocemente soprattutto se in periodo non troppo caldo e siccitoso potrebbe essere dovuto a deterioramento del telo utilizzato; in questo caso si deve provvedere a “smontare” lo stagno e rimettere un nuovo telo. 

 

Laghetti

Uno stagno molto grande o un laghetto (per es di 2x3 metri almeno o più) è più costoso e impegnativo da realizzare e manutenzionare ma potrebbe attrarre molte altre specie che normalmente non arriverebbero su stagni più piccoli (ad esempio di 1 metro di lunghezza). Un laghetto può attrarre anatre di passo (che possono anche diventare stabili e riprodursi nelle vicinanze) ma anche addirittura Ardeidi come l’Airone cenerino, Folaga e Gallinella d’acqua e il Martin pescatore.

 

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Coppia di Pettirossi (Erithacus rubecula) durante il bagnetto

 

Specie che frequentano lo stagno

A parte tutti gli uccelli che vengono a bere o a fare il bagno, lo stagno attira una serie di altre specie che in sua assenza non frequenterebbero probabilmente il birdgarden per esempio:

-Rondine/balestruccio: se nello stagno si forma del fango possono venire a raccoglierlo per costruire i loro nidi

-Ballerina bianca/Ballerina gialla: amano cibarsi di insetti ai bordi dello stagno

-Rospo comune/Rospo smeraldino: possono muoversi anche lontano da bacini d’acqua e possono arrivare spontaneamente nello stagno in giardino.

-Tritoni (ad es il Tritone punteggiato Triturus vulgaris): questi anfibi Urodeli possono arrivare spontaneamente e sfruttare anche lo stagno per deporre le loro uova.

-Bisce d’acqua (genere Natrix): sono serpenti perfettamente adattati per la vita acquatica, non sono velenosi e si alimentano di topi, pesci, rane.

-Odonati: libellule e damigelle sono molto legate alla presenza di acqua, anche un piccolo stagnetto in giardino ne può attirare diverse specie; le libellule ma anche le loro larve (che vivono sott’acqua) sono famelici predatori e, in particolare le larve, sono sterminatrici di larve di zanzare.

-Gerridi: i gerridi sono gli insetti pattinatori (detti anche ragni d’acqua) che vivono sulla superficie dell’acqua, scivolandovi sopra senza affondare; questo è possibile perché essi sfruttano la tensione superficiale dell’acqua grazie alle loro zampe morfologicamente adattate. Sono predatori e anch’essi contribuiscono al contenimento delle popolazioni di larve di zanzare negli stagni dunque sono insetti molto utili.

-Girinidi (Gyrinidae): sono coleotteri particolarmente adattati alla vita acquatica. Sono voraci predatori di insetti acquatici.

-Chiocciole d’acqua

 

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La Ballerina gialla (Motacilla cinerea) è un tipico visitatore degli stagni dove caccia invertebrati

 

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Rondini e Balestrucci possono approfittare del fango intorno allo stagno raccogliendolo per costruire i loro nidi.

 

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