Manuale di fototrappolaggio naturalistico: introduzione
Una fototrappola è un sistema autonomo che scatta una foto
o registra un video al
passaggio di un animale. Questo avviene grazie ad un
sensore di movimento collegato a un sistema fotografico. Mentre
tanti anni fa le fototrappole venivano costruite in casa
collegando sensori a fotocamere o videocamere, ormai da
una decina di anni esistono aziende che producono
fototrappole a livello industriale; queste fototrappole
sono piccole e compatte e per questo vengono appunto
chiamate fototrappole compatte e hanno prezzi molto più
economici rispetto a tanti anni fa anche se non riescono
a fornire la stessa qualità di una reflex o una
videocamera.
Ovviamente fototrappole e videotrappole non sono sistemi
intelligenti, nonostante oggi sia possibile dotarli di
microprocessori con software che permettono un certo
grado di personalizzazione. Indubbiamente un fotografo
presente fisicamente sul posto può fare molto di più di
un sistema automatizzato. Una fototrappola non è in
grado di seguire il soggetto, viene puntata in maniera
fissa e anche il fuoco viene impostato in manuale,
l'autofocus non sarebbe così intelligente da capire
autonomamente cosa deve mettere a fuoco. Ci sono delle
situazioni però in cui un sistema automatizzato può fare
un lavoro che un fotografo non può fare, come vedremo
successivamente.
Prima di
procedere è bene fare delle distinzioni per essere più
chiari:
-
Distinzione tra foto-videotrappolaggio a scopo
fotografico e documentaristico (video) e
foto-videotrappolaggio a scopo di monitoraggio: nel
primo caso si usano fotocamere (reflex solitamente ma
anche mirrorless e compatte) o videocamere con sensori
esterni allo scopo di ottenere foto o video di alta
qualità; nel secondo caso si usano foto-videotrappole
compatte, più economiche ma con qualità inferiore.
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Foto di Istrice (Hystrix
cristata) realizzata con un
sistema di fototrappolaggio in
alta qualità con Reflex |
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- Distinzione
tra foto-videotrappolaggio e fototrappolaggio Hi-Speed:
anche nella fotografia Hi-Speed (per esempio pipistrelli
in volo) si fa uso di un sensore che fa scattare
automaticamente la fotocamera, sarebbe infatti
impossibile riuscire a scattare a mano al buio in
presenza di un soggetto in volo veloce; dunque sotto
certi punti di vista anche la fotografia Hi-Speed è una
sorta di fototrappolaggio ma è totalmente diversa dal
fototrappolaggio classico (detto anche “remoto”) infatti
nel caso della fotografia Hi-Speed il set fotografico ha
una bassa autonomia (3-4 ore circa) e non viene
“abbandonato” per giorni e giorni sul campo come avviene
invece nel fototrappolaggio classico o remoto. Anche il
tipo di sensori utilizzati è diverso, nella fotografia
Hi-Speed si usano sensori all’infrarosso (solitamente
barriere IR) mentre nel fototrappolaggio remoto si usano
sensori PIR.
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Esempio di fotografia Hi-speed
con l'utilizzo di un sensore
collegato a una Reflex (Ferro di
cavallo minore - Rhinolophus
hipposideros) |
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- Fototrappolaggio
remoto e fototrappolaggio locale: alcune fotocamere e
alcune Action-Cam hanno integrata nel firmware la
funzione “motion detection” (MD) che le trasforma in
trappole fotografiche o videotrappole; solitamente però
questa funzione basandosi sul software e impegnando
molto il processore ha una scarsa autonomia (in genere
un paio di ore), quindi in tal caso si parla di
fototrappolaggio “locale” che si differenzia dal
fototrappolaggio remoto in quanto in quest’ultimo i
tempi operativi delle foto-videotrappole sono molto più
lunghi (dalle 2 alle 8 settimane).
Ci possono essere tanti motivi che spingono a usare sistemi
automatizzati per fare foto e/o video
1)
Monitoraggio:
per
questo scopo solitamente si usano sistemi compatti (le
così dette foto-videotrappole compatte) perchè sono più
economici e meno visibili e hanno anche altri vantaggi
(durata, foto+video insieme, infrarosso etc).
2)
Animali elusivi:
la
fotografia o le riprese di animali elusivi e ad
abitudini notturne costituiscono il motivo principale
che spinge all'uso di sistemi di fototrappolaggio o
videotrappolaggio di alta qualità.
3)
Animali molto veloci:
in
questo caso non si tratta di un vero e proprio
fototrappolaggio ma di fotografia Hi-speed. Per questo
si usa una attrezzatura simile al fototrappolaggio
(quindi reflex e sensori) come sistema di precisione che
faccia scattare la fotocamera in un precisissimo
momento, quando si fotografano animali molto veloci.
Scattando a mano infatti si rischierebbe di non centrare
il momento giusto; a volte anche un ritardo di soli 10
millisecondi fa sì che l'animale non sia a fuoco o che
addirittura sia fuori dall'inquadratura.
4) Foto
particolari:
a volte
catturare certi momenti della vita di un animale
richiederebbe centinaia di ore di appostamento; in molte
di queste situazioni il fototrappolaggio o
videotrappolaggio possono essere di grande aiuto. Per
esempio rapaci notturni o diurni che bevono o fanno il
bagno: è una situazione che può anche essere ricreata
artificialmente costruendo uno stagnetto in un posto
adatto ma, soprattutto nel caso dei rapaci notturni,
richiederebbe un enorme sforzo con le tecniche
fotografiche tradizionali (appostamento).
5) Foto
normali ma con risparmio di lavoro:
in
questo caso il fototrappolaggio o il videotrappolaggio
non producono per forza foto particolari ma semplicemente
sostituiscono il fotografo consentendo un notevole
risparmio di lavoro, questi sistemi infatti possono
operare 24/24 h sette giorni su sette.
6)
Sorveglianza:
viste le dimensioni ridotte delle moderne fototrappole
compatte e la possibilità di alimentarle a batterie con
lunghe autonomie, sono diventati strumenti molto utili
sia nella sorveglianza privata ad esempio in apicoltura,
capannoni, depositi, magazzini, abitazioni private,
seconde case etc. sia nella sorveglianza ambientale per
esempio nell’anti-bracconaggio, sversamento di rifiuti,
controllo di accessi in zone vietate etc.
Le tecniche dettagliate,
le attrezzature, i trucchi e i segreti del fototrappolaggio sono spiegati
nel
manuale avanzato di fototrappolaggio
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Come si è già detto il fototrappolaggio può avere diverse
applicazioni e di conseguenza i modelli di fototrappole
da utilizzare, le loro caratteristiche, le impostazioni,
le tecniche di utilizzo cambiano in funzione delle
diverse applicazioni. Vediamole in dettaglio:
L’uso di fototrappole si è sempre più diffuso anche tra
semplici appassionati, anche grazie al notevole
abbassamento dei prezzi e la maggiore semplicità di uso
dei modelli attuali. Le fototrappole vengono usate a
scopo amatoriale da chiunque abbia la curiosità di
vedere che animali girano nel proprio giardino o nel
bosco dietro casa e sono ottime per questo scopo,
riuscendo a filmare anche di notte, grazie agli
infrarossi, senza disturbare la fauna. Per il
fototrappolaggio amatoriale vanno benissimo fototrappole
di fascia medio-bassa (dalle 50 alle 100 euro), non
servono caratteristiche particolari e non è necessario
spendere cifre più alte per modelli più evoluti.
Il monitoraggio della fauna è lo scopo principale per cui
vengono usate le fototrappole compatte; vedere quali
specie frequentano una certa zona, con che frequenza, in
quali orari, con che comportamento è utile per diverse
categorie di persone per esempio per la caccia o per i
fotografi naturalisti. Anche in questo caso, sia che
l’uso sia venatorio o a scopi fotografici, i modelli di
fototrappole per monitoraggio della fauna appartengono
alla fascia media o medio-bassa, sia perché il rischio
di furti può essere elevato, sia perché spesso si usano
più fototrappole sia perché non servono caratteristiche
particolari tipiche di modelli più costosi come l’alta
qualità video.
Nell’ambito della caccia si ha spesso l’esigenza di monitorare
i comportamenti degli animali, gli orari, la frequenza o
le zone di pasturazione e si ha spesso necessità di
operare con numerose fototrappole per controllare aree
anche molto vaste.
Anche per i fotografi naturalisti le fototrappole sono
importanti strumenti di monitoraggio; non vengono dunque
usate per produrre foto di qualità come quelle che si
possono ottenere con le reflex, ma la loro utilità
risiede nella possibilità di monitorare i soggetti,
capire i percorsi, le abitudini, gli orari, le frequenze
per poi organizzarsi negli appostamenti fotografici;
altra utilità delle fototrappole per monitoraggio a
scopo di fotografia naturalistica è quella di
controllare i set fotografici, per esempio una
mangiatoia, un nido artificiale per un rapace notturno,
una zona di pastura per il tasso o l’istrice e così via.
Le fototrappole sono diventate un importante ed utilissimo
strumento per la ricerca scientifica, i dettagli sul
loro utilizzo nell’ambito scientifico saranno dati nel
capitolo specifico.
Le moderne fototrappole compatte sono diventate anche un
importantissimo strumento per la sorveglianza, sia
privata che ambientale. Questo grazie alle loro piccole
dimensioni unitamente all’alimentazione a batterie che
le rende indipendenti dalla rete elettrica.
A parte l’uso privato possono essere dei validissimi strumenti
anche per la sorveglianza ambientale come per esempio
applicazioni anti-bracconaggio, sversamento illecito di
rifiuti, accesso ad aree particolarmente protette e così
via. Maggiori dettagli sull'uso delle fototrappole per
la sorveglianza si trovano nel
capitolo apposito.
Fototrappolaggio
in alta qualità
In questo caso si esige che la qualità delle foto o dei video
sia molto elevata e servono prodotti specifici. Per le
foto si utilizzano principalmente fototrappole con
Reflex e non fototrappole compatte. Per i video invece
anche alcuni modelli di fototrappole compatte svolgono
un buon lavoro.
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