Uno dei segni
di presenza più comunemente lasciati dagli animali sono le impronte, se il
substrato è sufficientemente morbido; i migliori substrati per trovare
impronte sono la sabbia, la neve e il fango: la neve fresca è la migliore,
perché riesce a memorizzare con più dettaglio le orme e ogni loro
particolare così come avviene nel fango liscio e a grana fine mentre la
sabbia non consente di leggere molti dettagli delle impronte; la neve
inoltre consente più facilmente di trovare altri tipi di segni lasciati
dagli animali e di seguire più facilmente le piste.
Impronte su fango fresco. Come si vede il fango riesce a
memorizzare molti più dettagli e rende le impronte molto ben
leggibili. Le impronte “a tre dita” sono di fagiano, a fianco si
vedono impronte di tasso (a 5 dita con grande cuscinetto
centrale). Si può notare anche un’impronta di uccello molto più
piccola dietro l’ultima orma di fagiano, presumibilmente un
merlo.
La sabbia lascia meno dettagli rispetto al fango ma a
volte la conformazione particolare della pista aiuta molto a
riconoscere la specie di appartenenza; nell’immagine si possono
vedere le tipiche orme lasciate dai Lagomorfi (in questo caso un
Coniglio selvatico) che si muovono “a balzi”.
Avere una
buona conoscenza dell’anatomia delle zampe consente di interpretare meglio
le impronte. Le zampe dei Mammiferi possono essere di tre tipologie
principali: i plantigradi (come l’orso, i mustelidi, il riccio)
poggiano con tutto il palmo e le dita (dunque metacarpo, carpo e falangi
poggiano tutti a terra), l’evoluzione verso una maggiore efficacia nella
corsa ha portato ad un allungamento degli arti ma anche a poggiare a terra
solo le dita, portando così ai digitigradi (ad esempio Canidi e
Felidi) e successivamente sempre sotto la pressione selettiva verso una
maggiore rapidità nella corsa si ridussero il numero di dita che poggiano a
terra arrivando agli unguligradi, i cui arti poggiano sul terreno
solo con le punte (provviste di zoccoli) di alcune dita ad esempio gli
ungulati così detti artiodattili come il cervo poggiano sul terreno con le
dita 3 e 4.
Le impronte
dei piedi degli animali (a eccezione degli ungulati) sono dotate nella parte
inferiore di cuscinetti, uno per ogni dito più una serie di cuscinetti
trasversali che in alcune specie formano un unico cuscinetto detto
cuscinetto principale o centrale. Le impronte con zoccoli sono facili da
riconoscere, inoltre esse si imprimono più facilmente nel terreno anche se
duro e le specie di ungulati europei sono poche rispetto ad altre specie di
mammiferi; nei piedi degli ungulati sono presenti anche gli speroni, piccole
formazioni cornee posizionate dietro le zampe sopra lo zoccolo, essi
rappresentano i resti atrofizzati del secondo e del quinto dito; a meno che
il terreno non sia particolarmente soffice o siamo in presenza di neve,
solitamente gli speroni non rimangono impressi nelle orme. Tutti questi
elementi anatomici (zoccoli, speroni, unghie, numero, disposizione e forma
delle dita e dei cuscinetti) rappresentano parametri molto utili da
considerare quando si studia un’impronta e si cerca di identificarla.
Tipica
orma da plantigrado (Orso bruno
marsicano).
Fig.4: orma digitigrada (Lupo). Ci sono diversi parametri che
aiutano a discriminare l’impronta di un lupo da quella di un
grosso cane; nel lupo l’orma è sempre molto grande circa 8-10 cm
di lunghezza e 6 cm di larghezza, è spesso più stretta rispetto
all’orma di un grosso cane che tende a essere più “tondeggiante”
(può arrivare a 7 cm di larghezza); nel lupo i polpastrelli
delle due dita mediane sono uniti formando un “ponte carnoso”
spesso assente nei cani; il cuscinetto centrale è di forma
trapezoidale mentre nel cane ha una forma più variabile; ed
infine nel lupo la linea alla base dei due cuscinetti centrali
non interseca i cuscinetti delle dita esterne che sono poste in
posizione più bassa.
Fig. 5: pista di ungulato. In questo caso la dimensione e forma
delle impronte è compatibile con il capriolo. Come si può notare
la pista è formata da impronte sovrapposte, questo perché nel
passo normale di un animale tranquillo gli arti posteriori
toccano il terreno più o meno nello stesso punto degli arti
anteriori producendo così delle orme sovrapposte; questo non
avviene quando l’animale corre o galoppa.
Gli uccelli
hanno una conformazione diversa della zampa e sono anch’essi digitigradi
(hanno solo 4 dita); le dita sono allungate e nel piede è presente un palmo
o tallone anche se la variabilità nelle zampe degli uccelli è molto vasta,
si pensi ad esempio alle zampe palmate degli Anatidi o alle zampe così dette
“semi-palmate” delle folaghe, svassi o gallinelle d’acqua. Nella maggior
parte dei casi le zampe degli uccelli hanno 3 dita rivolte in avanti e un
dito (l’alluce) rivolto indietro e questa conformazione è detta anisodattila:
nei picchi, specializzati nell’arrampicarsi verticalmente sui tronchi, la
conformazione è invece detta zigodattila perché due dita sono rivolte in
avanti e due all’indietro. Sul terreno gli uccelli si muovono in due modi
diversi, possono infatti camminare, alternando il piede sinistro e quello
destro, oppure saltellando, dunque lasciando due impronte appaiate.
Un insieme di
più impronte forma una pista; in alcuni casi la singola impronta non può
essere identificata con certezza, ad esempio è difficile dalla singola
impronta distinguere un lupo da un cane di grosse dimensioni se non si
riescono a vedere bene alcuni dettagli a causa del substrato non adatto e,
in questi casi, la pista può offrire una maggiore quantità di informazioni e
può quindi portare ad una identificazione più precisa; nella pista possiamo
misurare infatti diversi parametri aggiuntivi come la simmetria, il passo,
la larghezza. Dalla pista è inoltre possibile capire il modo in cui un
animale si stava muovendo: passo normale, al trotto, di corsa, al galoppo.
Quando un animale è tranquillo si muove lentamente, ad esempio mentre
pascola; alcuni mammiferi con zampe corte possono anche lasciare sul
terreno, se sufficientemente morbido (sabbia, neve, fango fresco), anche il
segno del ventre e della coda. All’aumentare della velocità di movimento la
falcata si allunga e quindi anche la distanza tra le impronte lasciate a
terra, scompaiono i segni di trascinamento o della coda nel caso di animali
con zampe corte, gli arti si muovono in modo opposto e alterno (anteriore
destro con posteriore sinistro, poi anteriore sinistro con posteriore
destro) e con l’aumentare della velocità anche la forza impressa da ciascuna
zampa sul terreno è maggiore. Nel galoppo, quando un animale si muove ad
alta velocità, a un certo punto tutte e quattro le zampe vengono sollevate
da terra e per questo nella pista si troveranno ampi spazi vuoti; quando
l’animale tocca terra lascerà un gruppo di quattro impronte simultaneamente,
prive di qualsiasi sovrapposizione.
Pista di Lepre comune (Lepus
europaeus)
Capriolo al galoppo colto nell’attimo
in cui tutte e quattro le zampe sono sollevate da terra.
Tipica pista di andata e ritorno di
un Lagomorfo (Lepre) sulla neve
Ognuna di queste “impronte” sulla neve è lunga circa 50 cm, ma no, non è
passato un uomo delle nevi! Si tratta di un capriolo che si muoveva “a
balzi” a causa della neve troppo alta, lasciando dunque impresso tutto il
ventre.
Maschio 7,5-9,5 x
6-7,5 cm; femmina 6-7x4,5-5,5 cm
Forma ovale
allargata, punta tronca arrotondata; i cuscinetti digitali coprono
circa un terzo della lunghezza dello zoccolo. Impronta anteriore
leggermente più grande della posteriore
Al passo/trotto gli
zoccoli posteriori si sovrappongono agli anteriori. Passo 50-70 cm.
Al galoppo e nel salto gli zoccoli posteriori sono posti davanti
agli anteriori
Daino
A zoccolo
(Unguligrado)
Maschio
6,5-8x4,5-5,5 cm; femmina 5-6x 3-3,5 cm
Simili a quelle di
Cervo ma più piccole, forma ovale e allungata. Zoccoli anteriori più
grandi e larghi dei posteriori; a differenza del cervo i cuscinetti
digitali arrivano a metà zoccolo (e non a 1/3 come nel cervo)
Pista simile al
cervo ma il passo è diverso, circa 40-45 cm. In galoppo si muovono
come i cervi ma possono pure saltare e quindi atterrare con le 4
zampe.
Capriolo
A zoccolo
(Unguligrado)
4-5 x 3 cm;
dimensioni tra maschio e femmina simili
Forma allungata e a
cuore; cuscinetti digitali allungati
Al passo le
impronte sono rivolte verso l’esterno e può apparire traccia degli
speroni su terreno morbido, l’impronta posteriore può essere
impressa sull’orma anteriore, il passo è di 60-90 cm. Al trotto gli
zoccoli posteriori vengono posati davanti a quelli anteriori e le
impronte si trovano su una linea dritta.
Camoscio
A zoccolo
(Unguligrado)
6 x 3,5-5 cm
Zoccoli adattati
per muoversi su terreni rocciosi e impervi: suola morbida e in grado
di adattarsi al terreno, spigolatura molto sviluppata che si imprime
in modo netto, inoltre le due parti sono fortemente divaricabili.
Zoccolo anteriore con fessura di 10-12 mm.
Passo normale 35-50
cm. Gli speroni si imprimono solo su terreno morbido o neve. Quando
salta gli arti si piegano e gli speroni restano impressi 10 cm
dietro l’impronta (lunghezza del salto: 5-7 metri).
Stambecco
A zoccolo
(Unguligrado)
7-10x 6 cm circa
Cinghiale
A zoccolo
(Unguligrado)
Giovane:
3-5,5x2,5-5 cm; adulto 6-9x5-7 cm. Nella femmina le orme hanno una
divaricazione in punta
Impronta a forma di
trapezio; speroni disposti lateralmente sempre impressi su terreno
morbido. Negli adulti gli zoccoli sono arrotondati, nei giovani sono
più appuntiti.
Al passo o al
trotto lo zoccolo posteriore si posa sull’impronta dello zoccolo
anteriore o poco più indietro quindi si forma una doppia traccia
degli speroni; lunghezza del passo 35-45 cm. AL galoppo e nel salto
i 4 zoccoli restano molto divaricati.
Lepre
A cuscinetto
(Digitigrado)
Anteriore: 5x2,6-3
cm; posteriore 7-12x3,5 cm
I piedi anteriori
sono appuntiti, possiedono 5 dita ma il pollice è molto ridotto e
non rimane impresso; le zampe posteriori hanno solo 4 dita. Le
unghie restano sempre impresse.
Tutti i Lagomorfi
si muovono saltando in avanti e posando le zampe posteriori una
vicina all’altra davanti alle zampe anteriori che quindi imprimono
due orme una davanti all’altra formando una traccia molto tipica.
Nel salto veloce la distanza tra ogni gruppo completo di impronte è
di circa 50 cm, e a velocità maggiore può essere anche di 1-3 metri.
Coniglio selvatico
A cuscinetto
(Digitigrado)
Anteriore 3x2,5 cm;
posteriore 4x2,5-3 cm
Tracce simili a
quelle della lepre ma le singole orme sono più piccole, inoltre
l’orma della zampa anteriore è molto simile alla posteriore.
Il coniglio
selvatico si muove saltando a balzi e lasciano un’impronta molto
simile alla lepre solo che la distanza tra i singoli gruppi di
impronte è minore (massimo 1 metro in corsa veloce).
Istrice
Plantigrado
Anteriore 5-6x4-6
cm; posteriore 7-8x6cm
Orme confondibili
con quelle del tasso ma sono leggermente più piccole. Presentano i
segni dei cuscinetti digitali (cuscinetto interdigitale a 3 lobi) e
del cuscinetto plantare oltre che delle unghie; le zampe posteriori
di tasso e istrice hanno 5 dita visibili sull’impronta, ma la zampa
anteriore dell’istrice mostra solo 4 dita perché il pollice è
atrofizzato.
Istrice e tasso
sono molto simili, frequentano gli stessi ambienti e spesso anche le
stesse tane, sono entrambi plantigradi. Al passo c’è
sovrapposizione parziale e le tracce sono dirette perfettamente in
avanti; il passo è di 30 cm, con terreno soffice si possono vedere i
segni della coda.
Nutria
A cuscinetto
(Digitigrado)
Anteriore 6x5 cm;
posteriori 12x7 cm
Spesso sul fango si
vede anche il segno della coda che striscia a terra. I piedi hanno 5
dita e nei posteriori le prime 4 dita (escluso il mignolo) sono
unite da una membrana utile per il nuoto; negli anteriori invece le
dita sono ben separate.
Si muove
tipicamente a piccoli balzi.
Scoiattolo
A cuscinetto
(Digitigrado)
Anteriore 3-4x1,5-2
cm; posteriore 4-5x2,5-3,5 cm
Essendo un
arrampicatore possiede zampe anteriori con le 4 dita molto
divaricabili e pollice atrofizzato; le zampe posteriori hanno 5
dita. Nelle orme su terreno morbido sono sempre visibili le unghie.
Si muove come i
Lagomorfi saltando; poggia le zampe anteriori una vicina all’altra e
le zampe posteriori imprimono un’orma davanti alle zampe anteriori.
Marmotta
A cuscinetto
(Digitigrado)
Anteriore: 6x4 cm;
posteriore 8x5 cm
Le impronte della
marmotta hanno 4 dita nelle zampe anteriori e 5 dita nelle
posteriori, tutte dotate di forti unghie adatte allo scavo.
Traccia simile a
quella della lepre, ma con passo più corto e segni delle unghie bene
visibili.
Topi e
micromammiferi
A cuscinetto
(Digitigrado)
Molto piccole,
diverse in funzione della specie
Sono orme molto
difficili da trovare, solo il fango fine e fresco può preservarle
I topi (Muridi) si
muovono principalmente saltando, può rimanere traccia della lunga
coda. Le arvicole invece si muovono al passo o con piccoli balzi ma
avendo coda più corta essa non rimane impressa.
Cane
A cuscinetto
(Digitigrado)
Dimensioni
variabili in base alla razza
Impronta più lunga
che larga; il cuscinetto centrale non ha forma triangolare lobata.
Pista a zig zag,
passo variabile in base alla razza
Lupo
A cuscinetto
(Digitigrado)
10-14 x 8-10 cm
Impronta più lunga
che larga; orma anteriore più grande della posteriore; il cuscinetto
plantare nella parte centrale ha una forma triangolare lobata
Pista a linea
continua; passo normale 65-100 cm, al trotto 80-100 cm
Volpe
A cuscinetto
(Digitigrado)
5 x 4 cm
Impronta più lunga
che larga; i cuscinetti delle due dita centrali sono molto
ravvicinati e alla stessa altezza, quelli delle dita esterne sono
più indietro, sempre alla stessa altezza. Impronte anteriori e
posteriori delle stesse dimensioni.
Pista a zig-zag;
passo normale 70-80cm. Andatura più tipica al trotto; al trotto
veloce le impronte delle zampe di destra e sinistra si trovano sulla
stessa linea.
Orso
Plantigrado
Anteriore
22-28x12-17 cm; posteriore 22-30 x 13-17 cm;
Orma di dimensioni
molto grandi, impossibile da confondere; essendo un plantigrado
rimangono impressi i cuscinetti delle 5 dita e anche gli artigli
molto robusti sono sempre visibili.
Al passo l’orso
poggia le zampe posteriori più avanti rispetto a quelle anteriori;
raramente si muove al trotto, in questo caso le zampe posteriori si
poggiano più o meno sopra le impronte delle zampe anteriori.
Gatto selvatico
A cuscinetto
(Digitigrado)
4 x 3,5 cm
Tracce molto simili
a quelle del gatto domestico ma le singole impronte sono più grandi.
I gatti procedono
solitamente al passo, le orme delle zampe posteriori si pongono un
po’ più in avanti ri spetto a quelle delle posteriori. In corsa i
gatti posano le zampe anteriori da vanti a quelle posteriori,
lasciando una traccia simile a quella di una lepre.
Lince
A cuscinetto
(Digitigrado)
Anteriore 6,5x5,5
cm; posteriore 7,5 x 6 cm
Le orme posteriori
sono più piccole rispetto alle anteriori.
Nell’andatura
normale il passo è di circa 80 cm, mentre al trotto 135 cm. In caso
di corsa la lince si muove al galoppo con un passo fino a 150 cm
mentre in salto può arrivare a 7 metri.
Tasso
Plantigrado
Anteriore: 6x5,5 cm
Posteriore 6x5 cm
Impronta più larga
che lunga, l’orma ricorda quella di un piccolo orso. Nelle orme
delle zampe anteriori si notano i 5 artigli, mentre nelle zampe
posteriore le unghie sono più corte e non rimangono impresse.
Il tasso si muove
tipicamente a passo lento, posizionando la zampa posteriore un po’
più indietro dell’impronta della zampa anteriore; il passo è di
30-50 cm. Al trotto invece le zampe posteriori vengono poggiate
davanti a quelle anteriori e il passo è di 70-80 cm.
Faina
A cuscinetto
(Digitigrado)
Anteriore: 4x3,7
cm;
posteriore 4,5x3,5
cm
Cuscinetti privi di
peli, le impronte si imprimono nitidamente. Forma arrotondata/ovale.
La faina si sposta
principalmente saltando; nel salto le zampe posteriori vengono poste
esattamente sopra le impronte delle zampe anteriori rimane quindi
una traccia con 2 orme. Passo 30 cm, salti da 40-60 cm. In corsa
rimangono impresse tutte e 4 le zampe e il passo è di circa 100 cm.
Martora
A cuscinetto
(Digitigrado)
Anteriore: 4x3,7
cm;
posteriore 4,5x3,5
cm
La pianta delle
zampe è ricoperta da un folto pelo e dunque nelle impronte i
cuscinetti sono meno visibili.
Solitamente si
muove saltando, ma nel caso della martora solo un piede posteriore
viene messo sulla corrispondente impronta anteriore, mentre l’altro
viene posato accanto producendo una traccia con 3 orme Passo 50 cm,
salti da 60-90 cm
Puzzola
A cuscinetto
(Digitigrado)
Anteriore 3,5x3 cm;
posteriore 4x4,5 cm
Orma simile a
quella della faina ma più piccola.
Si muove
tipicamente in salto lasciando solo 2 orme (zampe posteriori poste
sopra le anteriori) o 3 orme come nel caso della martora. Passo 25
cm, salti da 60 cm.
Lontra
A cuscinetto
(Digitigrado)
Anteriore 6,5x7 cm;
posteriore 6x9 cm
A differenza degli
altri mustelidi presenta membrane interdigitali che gli sono utili
per nuotare più agevolmente in acqua. Orme di forma rotonda,
raramente restano impressi gli artigli
Su neve o fango può
rimanere impressa la traccia della coda dove lascia una strisciata.
Procedono solitamente in salto come quasi tutti i mustelidi,
lasciando solo 2 orme come la faina (orme delle zampe posteriori
poste sopra le anteriori). Passo normale 35 cm, al galoppo 50 cm,
salti da 80 cm.
Ermellino
A cuscinetto
(Digitigrado)
Anteriore 2x1,5 cm;
posteriore 3,5x1,5 cm
Impronta simile a
quella della faina ma più piccola; per la presenza di pelo folto in
inverno, i cuscinetti rimangono poco impressi nell’orma.
Si muove
tipicamente a salti, come la faina (zampe posteriori poste sopra le
orme delle anteriori).
Donnola
A cuscinetto
(Digitigrado)
1,4 x 1 cm
Orme molto simili a
quelle dell’ermellino ma leggermente più piccole.
Si muove saltando,
come la maggioranza dei mustelidi. Passo 25 cm; salti da 25-30 cm.
Riccio
Plantigrado
Anteriori 2,5-3,5x3
cm; posteriori 3,5-4,5x2,5 cm
Ha zampe con 5 dita
dotate di unghie.
Si muove sempre con
un passo lento. Al passo il piede posteriore viene posato un po’ più
fuori e copre in parte l’orma della zampa anteriore che invece viene
poggiata leggermente in dentro.
Questi
ungulati possono produrre orme con dimensioni simili che potrebbero portare
a confusione. Nel cervo gli speroni sono posizionati in alto sulla zampa e
difficilmente si imprimono sul terreno se non è abbastanza morbido da
affondare sufficientemente la zampa; il cinghiale ha invece grossi speroni
posizionati più in basso e questi vengono quasi sempre impressi anche su
terreni piuttosto duri, sporgendo ai lati degli zoccoli; se il cervo
sprofonda a sufficienza da lasciare impressi anche gli speroni, questi non
sono posti ai lati dell’orma dello zoccolo.
Orma di Cervo
Cane/gatto
I gatti usano
gli artigli per la caccia, dovendoli sempre tenere ben affilati e puliti
essi vengono tenuti chiusi nelle loro guaine e tirati fuori solo al momento
del bisogno; nelle loro impronte dunque gli artigli non sono mai visibili. I
canidi invece usano le unghie per aumentare la presa sul terreno e non le
hanno retrattili come i gatti dunque le unghie saranno quasi sempre impresse
nell’orma di un canide, ma dipende molto dalla morbidezza del terreno. I
gatti imprimono tutta la pianta del piede quando camminano dunque il
cuscinetto interdigitale verrà quasi sempre impresso mentre i cani camminano
quasi in punta di piedi e la parte posteriore del cuscinetto non si
imprimerà sul terreno. Infine anche la posizione delle dita è indicativa:
nelle impronte di canidi le dita hanno una disposizione tipica con due dita
centrali e ravvicinate tra loro mentre le due dita laterali sono piuttosto
distanziate mentre nel gatto le impronte delle dita sono equidistanti e
hanno dimensioni simili.
Orme di gatto (Felis
silvestris) sul fango
Orma di gatto (Felis
silvestris) sulla neve
Cane/volpe
Le orme di
volpe hanno forma ovale, sono strette, hanno cuscinetto interdigitale è
piccolo, ha le dimensioni quasi delle dita; inoltre le dita anteriori sono
separate dalle dita esterne, vi si potrebbe tracciare una linea che passa in
mezzo senza toccare nessun cuscinetto. L’orma dei cani è più variabile in
termini di dimensioni, in funzione della razza; è più tonda, meno ovale; il
cuscinetto interdigitale è grosso e più grande dei cuscinetti delle dita e,
inoltre, non è possibile tracciare una linea retta tra le dita anteriori e
quelle esterne senza passare sopra i cuscinetti.
Confronto tra le orme di Lupo,
Cane e Volpe
Cane o
lupo?
Lupo e
cane possono essere facilmente confusi nelle impronte; in modo particolare
alcune razze di cani presentano impronte molto simili a quelle di lupo (Alaskan
malamute, pastore tedesco, scozzese, cane lupo cecoslovacco, Siberian husky
etc); in letteratura sono indicati diversi suggerimenti per distinguere le
due specie, ma, almeno per quanto riguarda le impronte singole, nessuno consente una
determinazione assolutamente certa. E' sempre consigliabile se possibile
cercare la pista e, se possibile seguirla, cercare altri segni come ad
esempio una fatta.
·Il
primo parametro che differenzia generalmente l’orma di lupo rispetto a
quella del cane è la lunghezza, che nel lupo è maggiore (8-10 cm anziché
7-8) e la larghezza che nel lupo è inferiore (6 cm contro i circa 7 di
un grosso cane.
Nel Lupo i cuscinetti
delle dita esterne si trovano sotto una linea immaginaria che li separa dai
cuscinetti delle due dita centrali.
·Nell’impronta
del Lupo inoltre i segni delle dita allungate e degli unghielli grandi e
appuntiti sono disposti molto parallelamente mentre nel cane sono più
divergenti con unghielli più corti, irregolari.
·Ponte
carnoso: spesso nel lupo i polpastrelli delle due dita mediane sono uniti,
permettendo di attribuire con maggior sicurezza l’impronta.
·L'impronta
del Lupo è
più lunga che larga rispetto a quella del cane;
Nel Lupo il cuscinetto centrale ha forma triangolare lobata
o trapezoidale mentre nel cane ha una forma più irregolare.
Nel lupo la linea mediana della pista è molto dritta per lunghi tratti, a
differenza dei cani che tendono a camminare è a zig zag,
con un passo variabile in base alla razza.
Zampa anteriore di Lupo (Canis
lupus); si può notare la
posizione delle dita laterali
sotto la linea di separazione.
Tasso/Istrice
Tasso e
Istrice hanno impronte molto simili, sia per conformazione (sono entrambi
plantigradi) che per forma e dimensioni. Le zampe posteriori di tasso e
istrice hanno 5 dita visibili sull’impronta, ma la zampa anteriore
dell’istrice mostra solo 4 dita perché il pollice è atrofizzato. Nell’orma
di istrice il cuscinetto interdigitale ha 3 lobi quasi uniti e se la traccia
è ben impressa si possono osservare anche due cuscinetti prossimali mentre
nel tasso solo uno. I segni delle unghie sono visibili in entrambe le specie
ma nel tasso rimangono impressi maggiormente.
Differenza nelle impronte tra
Tasso (Meles meles) e
Istrice (Hystrix cristata)
Le piste
degli uccelli sono più facili da “leggere” poiché con solo due zampe la
struttura è più semplice. Alcune specie come ad esempio i Galliformi, che
vivono a terra, ma anche varie specie di Limicoli e uccelli acquatici, hanno
una tipica andatura al passo mentre gli uccelli Passeriformi o quelle specie
che passano molto tempo appollaiati sulla vegetazione non sono molto adatti
a camminare e preferiscono saltellare; poi ci sono specie che possono usare
entrambe le modalità di locomozione come i corvidi e gli storni. Quando un
uccello cammina lascia a terra una traccia formata da orme impresse ai lati
di un asse mediano immaginario che si trova tra le due file di impronte.
Quando un uccello saltella vince le orme delle due zampe saranno affiancate.
Specie
Dimensioni impronta
Descrizione
Anatre
Variabili in
funzione della specie. Per es nel germano reale 7-8x6,5-8cm
Quattro dita, di
cui 3 rivolte in avanti collegate da una membrana digitale e un dito
posteriore, tutte munite di unghie
Oche
Variabili in base
alla specie. Oca selvatica 10-12x8-10 cm
Quattro dita come
nelle anatre; nche nelle oche è presente una membrana digitale che
unisce le 3 dita rivolte in avanti. Le loro impronte si imprimono
maggiormente a causa del peso maggiore. Il dito posteriore lascia
solo un piccolo solco.
Folaga
12x10cm
Impronta
caratteristica, dita lunghe e sottili (dito medio circa 8-9 cm) con
unghie appuntite; ha 4 dita, tre anteriore e uno posteriore tutte
con dei lobi laterali che rendono adatte le zampe sia a camminare
che a nuotare; il dito posteriore è più corto, lungo circa 3 cm.
Cicogna bianca
14x12 cm
Orma molto grande,
4 dita, le 3anteriori sono larghe e robuste (dito centrale 7,5 cm),
il dito posteriore è corto e situato in alto di circa 1 cm così da
lasciare solo un segno ovale nell’orma.
Airone cenerino
15-17 x 11-13 cm
Orma di grandi
dimensioni, le dita sono più lunghe e più sottili rispetto alla
cicogna bianca (dito centrale 9 cm), tutte con unghie relativamente
lunghe che si imprimono nel terreno.
Pavoncella
4x4,2 cm
Orma con larghezza
e lunghezza simili; restano impresse solo le 3 dita anteriore, il
dito posteriore infatti è posto in alto e di solito non rimane
impresso.
Gallo cedrone
9-12x8-10 cm;
impronte della femmina più piccole del 30%
Tre dita anteriori
robuste, dotate di unghie potenti adatte allo scavo; il dito
posteriore è molto piccolo e poco visibile.
Starna
3-5 x 2,5-3,5 cm
Tre dita anteriori
molto sviluppate e dotate di unghie adatte allo scavo. Il dito
posteriore è corto e rimane impresso a 1 cm dietro il cuscinetto
plantare.
Fagiano
7-8 x 6-7 cm
Tipica orma da
Galliforme; il dito posteriore anche se posizionato abbastanza in
alto rimane impresso nelle orme. Se sprofonda sulla neve può
rimanere traccia anche della lunga coda
Merlo
3-4x2-2,5 cm
Quattro dita, tre
anteriori e uno posteriore abbastanza lungo; si muove sul terreno
saltellando a differenza dello storno che invece tende a camminare.
Columbiformi
Tortora: 4x3,5 cm
Colombaccio: 6x5 cm
Piccione: 5x4 cm
Orma simile a
quella dei Passeriformi ma più grande; le due dita esterne possono
essere molto divaricate. Camminano ponendo le zampe una dietro
l’altra.
Orme di Fagiano (Phasianus
colchicus) sul fango (a
sinistra) e sulla neve (a
destra)
L'involo di un Merlo (Turdus
merula) ha lasciato una
traccia ben visibile sulla neve
dove è possibile vedere sia la
pista sia il segno delle ali
quando ha spiccato il volo
Orma di passeriforme
(probabilmente un Merlo) sul
fango
Pista di piccolo passeriforme
sulla sabbia, probabilmente una
Cappellaccia (Galerida
cristata)
Le zampe di
Rettili e Anfibi sono ricoperte da vari tubercoli che svolgono la stessa
funzione dei cuscinetti dei Mammiferi ma raramente questi dettagli rimangono
impressi nelle impronte. Le impronte di un rospo possono somigliare
inizialmente a quelle di un uccello ma gli anfibi tendono a trascinare le
dita quando si muovono camminando lasciando così delle striature. I segni
più esterni e profondi sono prodotti alle zampe posteriori, più grandi e
possenti perché adattate al salto, mentre i segni centrali sono prodotti
dalle zampe anteriori. Quando si muovono saltando rane e rospi lasciano in
evidenza le depressioni create dalle zampe posteriori che sono molto più
grandi rispetto a quelle delle piccole zampe anteriori. Una rana o un rospo
lasciano impronte lunghe circa 2-2,8 cm. I tritoni lasciano orme simili a
quelle di rane e rospi ma molto pù piccole, circa 0,8-1 cm di lunghezza ma
alcune specie lasciano orme ancora più piccole; a differenza però di rane e
rospi, i tritoni lasciano il segno della coda, sottoforma di un solco
ondulato, quasi da serpente, con al suo fianco le coppie di orme delle
zampe.
La pista
tipica di una lucertola (visibile spesso sulla sabbia, ad esempio) è formata
da una traccia netta e quasi rettilinea lasciata dalla coda e le orme delle
zampe formano una serie ordinata di fossette parallele ai due lati.
I serpenti
non hanno zampe e lasciano una traccia “filiforme” che può avere diverse
forme in base al modo in cui il serpente si muove. I serpenti hanno infatti
tre principali modalità di locomozione:
-Ondulatoria
orizzontale: è il tipico modo di muoversi serpenteggiante di molte specie,
il corpo si flette formando una serie di curve a S; il serpente sfrutta le
squame per aggrapparsi agli elementi del terreno e ottenere così la spinta
per procedere. La pista che si forma è ondulata ma presenta un piccolo
accumulo di materiale in corrispondenza di ciascun punto dove il serpente ha
preso la spinta; questo accumulo si trova in direzione contraria al
movimento, rendendo così possibile individuare la direzione in cui procedeva
il soggetto.
-A
fisarmonica: quando devono arrampicarsi su un pendio sabbioso alcune specie
di serpenti si muovono usando il corpo come una molla, flettendolo in una
serie di pieghe laterali molto strette e allungandosi in avanti con la testa
mentre fa leva sulla parte posteriore ripiegata; poi si raccoglie intorno al
centro del suo corpo per portare avanti anche la parte posteriore e
ricominciare il processo; ne risulta una pista formata da uno strano
schiacciamento del terreno con varie creste lisce e curve di sabbia.
-Rettilinea:
questa modalità di locomozione consente di procedere lentamente; il serpente
si muove seguendo una linea più o meno dritta, facendo presa sugli elementi
fermi del terreno con le scaglie ventrali. La pista prodotta sarà più o meno
rettilinea ma in alcuni punti si può vedere qualche piccola ondulazione
oppure si può alternare ad altre tecniche di locomozione.
La
maggioranza dei Mammiferi si sposta nel proprio ambiente seguendo spesso
sempre gli stessi percorsi; a forza di camminare sugli stessi punti il
terreno e l’erba vengono schiacciati e si creano dei veri e proprio sentieri
o corridoi; questi sentieri vengono usati da più specie ad esempio i
cinghiali, grossi e pesanti, creano il sentiero iniziale, schiacciando
l’erba e il terreno, spezzando rami al loro passaggio, eliminando dunque
ostacoli che avrebbero impedito il passaggio di altre specie e, una volta
creato il sentiero iniziale, questo verrà utilizzato da tutta una serie di
altre specie quali il tasso o l’istrice ma anche caprioli, daini, volpe,
lupo, faina etc. Poiché la maggior parte dei Mammiferi hanno abitudini
notturne, essi si muovono lungo questi sentieri usando la vista ma
soprattutto l’olfatto. I sentieri seguono sempre il tragitto più facile per
gli animali e quindi risultano spesso pieni di curve per aggirare ostacoli
quali rocce o ceppi. In parte a volta i sentieri degli animali seguono gli
tessi sentieri tracciati dall’uomo, incluse strade e mulattiere. Anche i
piccoli mammiferi come i roditori (ad esempio le arvicole) creano, nel loro
piccolo, dei sentieri, dove l’erba è stata rosicchiata e il terreno è ben
schiacciato; solitamente questi sentieri portano dalle tane (piccoli buchi
nel terreno di 2-3 cm di diametro) ai punti di alimentazione.
Individuare i
sentieri è piuttosto semplice, essi sono spesso molto evidenti proprio
perché l’erba e il terreno sono schiacciati in loro corrispondenza.
Sentiero in mezzo a una siepe
Due tipi di sentiero di animali,
all'aperto (a sinistra) e
all'interno del bosco (a destra)
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