L’uomo è sempre stato
affascinato dal canto degli uccelli e in generale dalle
vocalizzazioni degli animali e ha sempre cercato di
imitarle anche a scopo di richiamo per la caccia. Solo
con le tecnologie del XX secolo però è stato possibile
registrare queste vocalizzazioni per poterle riprodurre
in modo efficace e per poterle studiare meglio.
La Bioacustica è la
scienza che studia la comunicazione acustica degli
animali; essa studia le caratteristiche fisiche, le
funzioni, l’origine e l’evoluzione delle vocalizzazioni.
Le sue applicazioni sono innumerevoli e verranno
analizzate nel paragrafo successivo.
Applicazioni: perché studiare e conoscere i versi
degli animali è importante
Per gli
ornitologi/biologi
Lo studio delle
vocalizzazioni degli animali, soprattutto condotto con
le tecnologie moderne (microfoni direzionali, software
di analisi bioacustica, bat-detectors, idromicrofoni
etc.) può portare i ricercatori a scoprire moltissimi
aspetti della biologia, ecologia ed etologia delle
specie. Vediamone alcuni esempi:
-Distinzione di specie
simili, studio delle sottospecie, identificazione di
nuove specie
Molte specie di uccelli
vivono in ambienti inaccessibili e sono difficili da
osservare, ma si possono sentire più facilmente.
L’esistenza di due nuove specie di civette nane delle
Ande (Glaucidium parkeri e Glaucidium nubicola)
per esempio fu scoperta inizialmente proprio grazie alla
registrazione e studio delle loro vocalizzazioni. Grazie
agli studi di bioacustica, allo stesso modo, è stato
possibile identificare nuove sottospecie altrimenti
riconoscibili solo con l’analisi genetica.
-Identificazione
individuale
Identificare singoli
individui è molto importante negli studi etologici ed
ecologici; è utile, per esempio, a stimare la dimensione
di una popolazione, oppure per monitorare le attività o
gli spostamenti, per valutare la dimensione dei
territori etc. Avere la possibilità di identificare gli
individui a distanza, senza necessità di catturarli per
marcarli e senza il bisogno di usare tecniche di
genetica molecolare, ma solo registrandone le
vocalizzazioni è estremamente vantaggioso.
-Studio dei dialetti
Anche gli animali hanno
dei “dialetti” cioè vocalizzazioni leggermente
differenti in funzione dell’area di distribuzione;
queste variazioni sono dette micro geografiche e
numerosi studi hanno scoperto tale tipo di variazioni
sia nei mammiferi che negli uccelli.
-Monitoraggio di specie
in pericolo in aree inaccessibili
Nelle foreste tropicali,
monitorare, studiare o trovare alcune specie di uccelli
risulterebbe impossibile se non ci si basasse sui loro
versi; in ambienti inaccessibili le vocalizzazioni
dunque risultano una salvezza per i ricercatori.
-Studio dei migratori
notturni attraverso le vocalizzazioni
Quando non erano ancora
disponibili tecnologie come radar, telecamere notturne,
termocamere, tracking-satellitare, era molto complesso
studiare le migrazioni notturne degli uccelli e uno dei
metodi più efficaci è stato lo studio delle
vocalizzazioni.
-Studio delle relazioni
filogenetiche tra specie
L’analisi delle
vocalizzazioni ha permesso anche di studiare i rapporti
filogenetici tra specie parenti, prima dell’evoluzione
delle tecniche di genetica molecolare; specie
filogeneticamente più simili, infatti, hanno
vocalizzazioni più simili.
A parte lo studio, le
vocalizzazioni degli animali sono molto utili anche per
altri scopi ad esempio la stima delle popolazioni o la
verifica di attività riproduttiva; si pensi ad esempio
alla tecnica del Playback individuare e monitorare i
rapaci notturni oppure il Wolf Howling per il
monitoraggio del lupo.
Le vocalizzazioni sono un
utilissimo strumento per appassionati di natura e
birdwatchers:
-consentono di imparare a
riconoscere le specie anche solo ascoltandole senza
vederle.
-consentono di
scovare/individuare specie molto elusive (per esempio
Silvidi, Re di quaglie, specie dei canneti etc.) o
notturne
-consentono di
identificare e distinguere specie molto simili: ad
esempio Luì piccolo/Luì grosso, Rampichino/Rampichino
alpestre, Cincia bigia/Cincia bigia alpestre,
Cannaiola/Cannaiola verdognola
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