imparare la fotografia, iniziare con la fotografia naturalistica, corso di fotografia gratis, corso di fotografia online, le migliori fotocamere, scegliere l'attrezzatura fotografica, come usare una fotocamera,

 

 

 

 

Manuale di fotografia naturalistica

Scelta e acquisto dell'attrezzatura: i supporti

 

Introduzione

L'attrezzatura da supporto è di fondamentale importanza, a parte rare situazioni in cui si è costretti a scattare a mano libera, l'uso di un treppiedi è spesso fondamentale; altre volte è comodo usare un monopiedi sebbene il suo uso sia più limitativo. Sul treppiede si trova una testa che consente di eseguire dei movimenti orizzontali e verticali con l'obiettivo e per ogni tipo di fotografia esistono teste apposite.

 

Treppiedi 

Funzione principale del treppiedi è quella di tenere ferma la fotocamera, ma a volte il ruolo del treppiedi è semplicemente quello di eliminare gli sforzi. Ecco alcuni esempi applicativi

1) Tempi lenti: quando si usano lunghe esposizioni, soprattutto nelle foto di paesaggio (per esempio con i filtri ND e GND) o nelle foto notturne.

2) Fotografia macro: lavorare a distanze molto ravvicinate e con diaframmi chiusi costringe a usare tempi spesso piuttosto lenti, l'uso del treppiedi in questa situazione è fondamentale soprattutto quando si pratica fotografia macro a forti ingrandimenti evitando così problemi di mosso e micromosso.

3) Video: soprattutto quando si lavora con molti mm e quindi forti ingrandimenti il treppiedi per la registrazione video è fondamentale al fine di avere riprese perfettamente stabili

4) Appostamenti: in questo caso non è per forza necessario scattare da treppiedi se le condizioni di luce sono adatte ma il treppiedi aiuta a risparmiare fatica, permettendo di tenere l'obiettivo (spesso grossi e pesanti super-tele) sempre puntato e sempre pronto allo scatto anche per delle ore, lasciando anche le mani libere al fotografo quando non sta scattando. 

I monopiedi non forniscono ovviamente la stessa stabilità di un treppiedi dunque sono inadatti a scattare foto con tempi lenti, e anche per gli appostamenti soprattutto se lunghi sono sconsigliati perchè non permettono di avere le mani libere dovendo sempre tenere la fotocamera in piedi in equilibrio sul monopiede. Il loro uso può essere consigliato in alcune tipologie di video (con obiettivi grandangolari e con corpi macchina /obiettivi stabilizzati) oppure per faticare meno a tenere sollevato un super-tele di qualche kg di peso durante le foto d'azione.

Esistono diverse categorie di treppiedi, vediamone le principali: 

Tipologia

Descrizione

Esempio

Treppiedi standard

Rappresentano la tipologia più diffusa di treppiedi, generalmente supportano pesi fino ai 4-5 kg; vengono usati per tutti i tipi di fotografia naturalistica, soprattutto fotografia paesaggistica e macro, ma non sono adatti ai super-teleobiettivi a causa del loro peso.

 

Treppiedi per supertele

Per i super-teleobiettivi a causa del loro peso sono necessari treppiedi più robusti in grado di sorreggere pesi superiori ai 4-5 kg dei treppiedi standard, ma devono arrivare a supportare circa 8-10 kg al fine di avere la maggior stabilità possibile durante gli scatti.

 

Treppiedi economici all-in-one

Sono treppiedi con testa già integrata, che dunque non può essere cambiata con modelli più specialistici; generalmente sono treppiedi piuttosto piccoli, che reggono carichi fino ad un massimo di 3 kg e sono molto economici. Sono adatti ai principianti che non hanno particolari esigenze e possono supportare Reflex o Mirrorless con grandangoli o obiettivi standard o piccoli tele (fino ai 200 mm), fotocamere Bridge e fotocamere compatte.

 

Treppiedi da viaggio

Sono anche questi dei treppiedi piccoli e leggeri ma possono essere costruiti con materiali di alto livello. Questi treppiedi danno priorità alla leggerezza e trasportabilità a volte a scapito della funzionalità. Sono quindi adatti ad attrezzature leggere, Reflex o Mirrorless con obiettivi grandangolari o standard, Bridge o fotocamere compatte.

 

Treppiedi da studio

Come dice il loro nome sono adatti a fotografia in studio, dunque non adatti a essere trasportati anche perchè sono molto pesanti; non vengono solitamente usati in fotografia naturalistica mentre sono piuttosto usati nell'ambito video

 

Mini-treppiedi

Sono molto piccoli, spesso da chiusi hanno dimensioni tascabili; alcuni sono telescopici e possono arrivare a 50 cm di altezza. Sono ovviamente adatti solo per attrezzature molto leggere, possono essere usati per fotocamere compatte o action cam o per flash  o pannelli led nella realizzazione di set fotografici sul campo.

 

Treppiedi a braccia flessibili

Sono generalmente costruiti in plastica e hanno la possibilità di poter ripiegare le gambe flessibili; non sono telescopici e sono adatti a fissare fotocamere o altri accessori in posizioni particolari per esempio su un finestrino o su un ramo e possono, ovviamente, funzionare anche come mini treppiedi. Viste le loro dimensioni sono adatti a supportare attrezzature leggere, al massimo mezzo kg in funzione del modello; sono quindi validi per fotocamere compatte o action cam o per sostenere flash o illuminatori led.  

 

[Torna su]

 

Inoltre esistono altre tipologie di supporti spesso usati nella fotografia naturalistica, oltre ai monopiedi, ad esempio:

1) Bracci flessibili o snodati (Clamp, Super-Clamp)

Sono bracci molto robusti utilizzati per sostenere attrezzature in posizioni particolari, non sono dotati di una testa, ma essendo flessibili o snodati permettono di orientare le attrezzature nel modo migliore; possono sostenere una reflex o mirrorless con obiettivi dal grandangolo ad un 50 mm o un flash fino a circa 500-700 grammi di peso. Sono molto comodi quando si vogliono realizzare set in un albero ad esempio.  

 

2) Supporti per auto

Poichè la fotografia naturalistica vagante usando l'auto sia per spostarsi che come capanno stesso è molto praticata, sono stati ideati appositi supporti per auto. Ne esistono diversi modelli, alcuni molto semplici ed economici ma solo un modello è adatto a supportare pesanti super-tele obiettivi in modo stabile sullo sportello di un auto, il Geko; questo supporto è così stabile e robusto da poter anche consentire di muoversi anche su terreni sconnessi con l'auto lasciando l'obiettivo posizionato fuori dal finestrino e sempre pronto a scattare; grazie alla sua stabilità il Geko consente anche di realizzare video perfettamente fermi. Tra i sistemi più semplici e conosciuti per scattare dall'auto attraverso il finestrino aperto vi è il "Beanbag", il così detto "sacco di fagioli", che fornisce un supporto morbido dove poggiare l'obiettivo per lo scatto.

 

[Torna su]

 

 

 

Il miglior sistema per attaccare teleobiettivi anche pesanti allo sportello dell’auto, il Geko Car-Mount

 

3) Monopiedi

Come già detto precedentemente i monopiedi vengono spesso usati più per alleggerire la fatica nel sostenere fotocamere e obiettivi che per ottenere una super stabilità nelle immagini. Alcuni treppiedi hanno l'interessante funzione di poter staccare una gamba ed utilizzarla come monopiedi. Esistono monopiedi sufficientemente robusti da poter supportare anche un superteleobiettivo. Se da un lato il monopiede offre una minore stabilità, e non può "sostenere" da solo la fotocamera lasciando le mani libere, dall'altro lato può essere molto utile nelle foto d'azione con teleobiettivi pesanti perchè consente una libertà di movimento molto superiore a qualsiasi treppiede; scattare, per esempio, foto in volo a rapaci o passeriformi con un supertele sarà molto più facile e meno affaticante con un buon monopiede piuttosto che con un treppiedi.

 

 

 

 [Torna su]

 

Caratteristiche di un treppiedi

 

1) Materiale

La plastica è usata solo per i treppiedi flessibili o per i minitreppiedi. Generalmente i treppiedi sono di alluminio, un metallo rigido e leggero ma anche poco costoso. I treppiedi di fascia alta sono invece realizzati in fibra di carbonio: questo materiale se del giusto spessore è anche più rigido dell'alluminio risultando ancora più leggero. Non sempre però è tutto oro ciò che luccica: i treppiedi in carbonio sono molto costosi (un treppiede in carbonio per super-tele può arrivare a costare anche 1000 euro), la leggerezza del carbonio rende questi treppiedi spesso propensi a vibrazioni in caso di vento e, in fine, molto spesso il risparmio di peso rispetto ad un treppiedi in alluminio è irrisorio, soprattutto se al treppiedi è fissata una grossa testa per esempio Gimbal o Fluida, che vanifica la leggerezza del resto del treppiede. Il carbonio è invece consigliabile per i piccoli treppiedi da viaggio.

 

Carbonio

Alluminio

 

 

2) Altezza delle gambe

L'altezza di un treppiedi come si è già detto può essere molto variabile, in base al modello utilizzato; i treppiedi più grossi e robusti possono elevarsi anche fino a 150 o 180 cm (anche grazie alla colonna centrale). In genere non servono altezze esagerate se non in rare circostanze; una maggiore altezza significa minore stabilità e maggior peso del treppiedi quindi è sempre meglio scegliere treppiedi non eccessivamente alti a meno che non se ne abbia strettamente bisogno. Nella fotografia macro si scatta quasi sempre molto bassi sul terreno mentre nella fotografia di fauna si scatta quasi sempre seduti in un capanno fotografico o un nascondiglio quindi in entrambe queste tipologie di fotografia non si usano mai treppiedi particolarmente alti guadagnando in leggerezza e stabilità.

 

3) Sezioni

Le gambe telescopiche di un treppiedi, in funzione della sua dimensione da chiuso e della sua altezza finale, sono divise in sezioni; generalmente 3 o 4 ma in alcuni casi anche 5 sezioni. All'aumentare del numero di sezioni diminuisce la stabilità del treppiedi. Nella scelta di un treppiedi è un parametro importante da considerare: se serve un treppiedi molto stabile per supportare pesi elevati come ad esempio un super-tele è meglio scegliere 3 sezioni; se si vuole un treppiedi che rimanga piccolo ma che possa raggiungere anche una altezza elevata si va verso le 4 o anche 5 sezioni.

 

4) Tipologia di blocco delle sezioni

Una volta estese le varie sezioni delle gambe esse devono essere bloccate per tenere il treppiedi ben stabile: ci sono due principali sistemi di blocco: quello a vite e quello a pressione; la scelta è molto spesso soggettiva, il sistema a vite richiede più tempo (pochi secondi) per avvitare e svitare tutte le sezioni mentre quello a pressione è più rapido ma, quest'ultimo è più scomodo quando fa molto freddo perchè a volte si fa fatica a sganciare i vari blocchi con temperature estremamente rigide. 

 

Blocco a pressione a sinistra, blocco a vite a destra

 

 

5) Colonna centrale

Molti treppiedi hanno una colonna centrale estendibile che consente di allungare ulteriormente l'altezza della fotocamera dopo aver esteso tutte le gambe. In alcuni modelli la colonna centrale è anche removibile così da permettere di posizionare il treppiedi con le gambe completamente aperte tenendolo quasi al livello del terreno; questa posizione è molto utile in fotografia macro e infatti spesso i fotografi macro tagliano la colonna centrale dei loro treppiedi, se questa non è rimovibile, per raggiungere la più bassa altezza possibile sul terreno.

 

6) Culla

La presenza di una "culla" a forma di semi-sfera è fondamentale nei treppiedi di tipo video, la culla permette infatti di bilanciare la testa e quindi la fotocamera o videocamera, mettendola a livello con l'orizzonte anche se il substrato dove è poggiato il treppiedi è storto; solitamente infatti vicino alla culla sono presenti due livelle a bolla per operare la livellatura. In assenza della culla bisogna allungare o accorciare le varie gambe del treppiedi fino a raggiungere la corretta livellatura.

 

7) Gancio

Spesso sotto la colonna centrale, o sotto la parte centrale del treppiedi è presente un gancio; questo risulta molto utile sia per sorreggere attrezzature come per esempio lo zaino così da non doverlo posizionare a terra sia per appendere un peso sotto al treppiedi per aumentarne la stabilità soprattutto in caso di vento.

 

Esempio di gancio su treppiedi 

 

 

[Torna su]

 

corso fotografare gli animali, avvicinare gli animali, come attirare gli animali, come avvicinare la fauna, come attirare gli uccelli, corso online, fotografia naturalistica,

 

 
 

 

 
 

 

 

 

AVVISO COOKIE: questo sito utilizza cookies di terze parti per migliorare la navigazione e consentire il funzionamento delle pagine e servizi. Proseguendo nella navigazione si acconsente all'utilizzo dei cookie.

Termini e condizioni, Copyright, GDPR, Cookie

Questo sito contiene link di affiliazione (maggiori informazioni) principalmente ad Amazon ed Ebay ma anche ad altri siti di e-commerce

DISCLAIMER: le tecniche spesso descritte in questo sito potrebbero arrecare disturbo alla fauna selvatica se usate in modo scorretto; seguire sempre le apposite linee guida per fotografare in natura senza disturbare. L'autore e proprietario del sito declina ogni responsabilità su eventuali disturbi e danni arrecati dai lettori del sito. Maggiori dettagli sugli aspetti etici e legali della fotografia naturalistica sono trattati approfonditamente in una apposita sezione del sito.

Tutti i testi, foto e video presenti in questo sito sono tutelati dalla Legge sul diritto d'autore (Legge 22 Aprile 1941 n 633 e successive modifiche). Testi, foto e video non possono essere copiati e utilizzati o manipolati per nessuno scopo senza autorizzazione dell'autore.

Copyright Paolo Taranto - P.Iva 03139901205 - Email: fotografianaturalisticaorg@gmail.com