Manuale di fotografia naturalistica
Basi della fotografia
Servono
veramente tanti megapixel in fotografia naturalistica?
L'occhio umano come quello
di tantissime altre specie di animali, vertebrati o
invertebrati è una delle macchine biologiche più
stupende e affascinanti create dalla Natura!
Da un punto di vista
fotografico ci interessano due aspetti dell'occhio
umano:
-Il potere risolvente
lineare: secondo i calcoli fatti da alcuni esperti
l'occhio umano sarebbe in grado di catturare ben 576
Megapixel ma non è in grado di distinguere risoluzioni
maggiori di 300 DPI. Il valore di 300 DPI viene assunto
come valore di riferimento per le stampe di alta qualità
dunque, in base ad alcuni studi che hanno appunto
definito che 300 DPI è la risoluzione media percepibile
dalla popolazione adulta a 30 cm di distanza. Esprimendo
i dati in modo diverso, una persona con una acuità
visiva pari a 10/10 è in grado di distinguere un cerchio
di un millimetro di diametro da una distanza di 3,44
metri.
-L'angolo di campo:
secondo gli studi sull'anatomia e fisiologia umana
l'occhio umano ha un angolo di campo di 50-60° anche se
può essere variabile in funzione di ciò che si sta
guardando (se visione a colori, distinguere forme o
leggere un testo). Un angolo di campo di 50-60°
corrisponde, in un sensore 35 mm ad una lunghezza focale
di circa 50 mm.
|
|
Angoli di
visione e capacità visive dell’occhio umano.
|
|
[Torna su]
Quanti megapixel
servono?
Perché abbiamo citato
queste due caratteristiche dell'occhio umano? In questo
paragrafo vorremmo spiegarvi che non sempre cercare la
massima definizione dell'immagine è realmente utile e
quindi spendere soldi per fotocamere con decine e decine
di megapixel o videocamere ad altissima definizione è
poco pratico soprattutto per i professionisti. C'è
infatti un limite oltre il quale si oltrepassano le
capacità di visione dell'occhio umano e anche se la
tecnologia sta superando questo limite, nella pratica è
totalmente inutile superarlo. Nei tempi attuali cui
esistono già sul mercato reflex a prezzi abbordabili
(dalle 2.000 alle 3.500 euro) che scattano foto di
elevata qualità a 36 fino a 50 megapixel, ma tutta
questa risoluzione supera i limiti dell'occhio umano;
per il 90% e anche più delle applicazioni in fotografia
naturalistica sono più che sufficienti risoluzioni
comprese tra gli 8 e i 12 megapixel parlando di foto.
Per esempio con 9 megapixel è possibile stampare un
formato A4 (21x30 cm) a 300 DPI (ricordiamo che 300 DPI
è il limite del potere risolvente lineare dell'occhio
umano a 30 cm di distanza); se ci fate caso l'angolo di
campo di 50-60° dell'occhio umano vi consente di
apprezzare nella sua interezza una foto 20x30 cm a 30 cm
di distanza, se vi avvicinaste di più vedreste solo un
pezzo della foto e per guardarla tutta dovreste
"esplorarla" scorrendo da una parte all'altra tutta la
superficie della stampa; con la stessa risoluzione di 9
megapixel è quindi possibile stampare anche una foto a
dimensioni doppie, cioè 40x60 cm però ovviamente si
dimezza la densità, quindi a 150 DPI, ma sempre per
l'angolo di visuale dell'occhio umano di 50-60° la
distanza ideale per apprezzare una stampa di tali
dimensioni è di circa 60-70 cm, distanza alla quale il
potere risolvente lineare dell'occhio umano non consente
di percepire la dimezzata densità dei pixel; ovviamente
avvicinandosi per esempio a 30 cm l'occhio umano è in
grado di vedere che la qualità di stampa è inferiore
perché si è usata una densità dimezzata (150 DPI invece
che 300) ma potete godervi perfettamente nella sua
interezza una foto con dimensioni di 40x60 cm a circa
60-70 cm di distanza, se vi avvicinate di più non
riuscireste più a vedere la foto nella sua interezza.
Dunque: è inutile stampare una foto con dimensioni di
40x60 cm a 300 DPI perché una foto di questa dimensione
la si apprezza ad una distanza di 60-70 cm tale da non
permettere all'occhio umano di distinguere la qualità di
stampa tra 150 e 300 DPI.
La stessa questione dei
limiti dell'occhio umano si pone anche nei video: oggi
la risoluzione Full-HD sebbene stia venendo soppiantata
dal 4k, è più che sufficiente per il 90% delle
applicazioni in termini di documentarismo naturalistico.
Questo perchè il Full-HD pur essendo già ritenuto
"vecchio" rispetto al 4K non ha ancora del tutto
sostituito la qualità SD (Standard Definition) tipica
dei DVD; si consideri per esempio che ancora solo pochi
canali tv trasmettono in HD (1280x720 pixel) che è una
risoluzione ancora inferiore al Full-HD e che anche i
media per distribuire il Full-HD cioè il Blue-ray sono
ancora poco diffusi, si consideri anche che non esistono
attualmente dei media su cui sia possibile masterizzare
video in 4k; anche a livello di monitor e tv c'è una
situazione simile: attualmente c'è ancora una grossa
fetta della popolazione italiana che non possiede in
casa monitor o tv in Full-HD e solo meno del 10% della
popolazione possiede monitor o tv in 4K.
[Torna su]
|